“I numeri parlano chiaro, vittoria meritata”

Coach Vitucci è in vena di dediche ma anche di complimenti per i propri uomini. Bucchi ammette la sconfitta, pur con attenuanti. I voti: De Nicolao il migliore, Polonara sbaglia troppo

Coach Francesco Vitucci è in vena di dediche sentite al termine della partita vinta dalla Cimberio sull’Enel Brindisi. «Prima di tutto dedichiamo la vittoria a una splendida persona come Bruno Arena, perché continui a regalarci i sorrisi di cui è capace. Poi ci tengo a ringraziare lo staff sanitario formato da medici e fisioterapisti: in settimana ho forzato il recupero di Banks e questa sera mi è molto servito. Il merito però è soprattutto loro, che mi avranno maledetto nei giorni scorsi. Infine sottolineo l’aiuto che ci hanno dato in settimana Marcus Neal e Paolo Colnago: li abbiamo aggiunti al gruppo per tenere alta l’intensità degli allenamenti e si sono rivelati davvero utili».
Per quel che riguarda il campo, ecco l’opinione dell’allenatore varesino: «Posso dire che sono molto orgoglioso per come abbiamo reagito alla seconda partita complicata: Brindisi è un’ottima squadra e l’ha dimostrato restandoci incollata a lungo. Devo però dire che il tabellino parla chiaro: tra il saldo perse-recuperate, i tiri liberi tentati e la distribuzione dei punti segnati la Cimberio ha meritato il successo. Anche a rimbalzo, quando contava, ci siamo dati da fare. Sapevamo che ci aspettava una partita molto faticosa e così è stato, ma intanto ricominciamo il girone di ritorno con il giusto passo. E contiamo di recuperare anche Ere».
Vitucci non parla troppo dei singoli, anche se fa i complimenti a gente come Rush e Talts che – spiega – «ha funzionato in difesa su Robinson. Ci serviva un approccio più fisico e Janar è stato bravo in questo». E poi il coach assolve qualche errore: «La squadra mi è piaciuta tutta al di là di qualche sbavatura, dovuta a un po’ di lucidità che qualche volta è mancata. Ma pazienza, nel complesso siamo stati bravi».

Una superiorità, quella varesina, riconosciuta anche dal tecnico ospite Piero Bucchi: «Varese ovviamente ha meritato di vincere e ha avuto certamente più energia di settimana scorsa, anche grazie al ritorno in campo di Banks che ha allungato le rotazioni. Noi abbiamo avuto un grande tallone d’Achille e cioé le palle perse (ben 21ndr) che hanno permesso alla Cimberio di avere troppi tiri facili. Numeri che pesano quando si resta a lungo punto a punto; ci abbiamo provato, siamo stati autori di una partita abbastanza buona ma avremmo dovuto restare a contatto sino alla fine per provare a vincerla. E d’altra parte non è facile pensare di venir qua a sbancare Masnago». Per la formazione pugliese d’altro canto ci sono anche diverse attenuanti: «Arriviamo da una settimana in cui ci siamo allenati in 5-6 fino a giovedì e nella pallacanestro odierna se non ti alleni la paghi. Robinson ha fatto una buona partita ma ha finito stanco al di là della buona difesa di Talts. E avevamo problemi anche in altri reparti: devo per esempio ringraziare Ndoja che per i medici non avrebbe dovuto giocare e invece ha scelto di provarci».

PAGELLIAMO – Sakota 7 (Tecnico, preciso e soprattutto senza paura: bravo); Banks 6,5 (Impatto “normale”, rientro speciale. Complimenti a lui e ai sanitari); Rush 7 (Da sconosciuto a protagonista: 13 punti compresa la tripla che chiude il match); Talts 6,5 (Museruola a Robinson, si fa trovare pronto); De Nicolao 8 (Terzo periodo da dominatore: per noi è l’MVP); Green 7 (Lascia il palcoscenico agli altri, ma resta determinante con 8 assist); Polonara 5,5 (Tanta confusione, qualche amnesia. Ma i 10 rimbalzi ne salvano la serata); Dunston 7,5 (Palla a lui, sono lampi – i balzi – e tuoni – le schiacciate).

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Pubblicato il 20 Gennaio 2013
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