“Bloccando il Del Ponte ci troveremo il nulla assoluto”

Il Sindaco Attilio Fontana interviene nel dibattito sul futuro dell'ospedale Del Ponte ricordando le discussioni dei consigli comunali in cui tutti aderirono alla proposta. PD compreso

 Gentile Direttore,

vorrei rispondere ai diversi articoli ed interventi pubblicati negli ultimi giorni in merito al futuro dell’Ospedale Del Ponte, rivolgendomi innanzitutto ad Alessandro Alfieri.

 
Tu quoque Alessandro. Mi viene da iniziare così il mio intervento, commentando la tua intervista a Varesenews di ieri, 7 febbraio. Non pensavo che anche tu potessi arrivare  a smentire te stesso solo per "seguire il vento".
 
Mi dispiace perché ti ho sempre stimato al di là del fatto che molti argomenti o visioni non collimassero, e ti ho sempre ritenuto intellettualmente onesto
Sull’Ospedale Del Ponte hai fatto uno scivolone non degno della tua storia. Le argomentazioni che ti porto non sono generiche ma tratte e suffragate dai verbali dei consigli comunali a cui in parte anche tu hai partecipato e ti sei espresso. Dopo gli Stati generali del 29 novembre 2006 a Palazzo Estense, quando si espresse pieno consenso sul futuro dell’ospedale, ci fu un primo consiglio comunale, del 14 dicembre 2006: tu esprimesti grande entusiasmo per la scelta condivisa, che portò alla fine ad una mozione unica, un unico documento sottoscritto da tutte le forze politiche ad eccezione di Movimento Libero. Cito testualmente dal tuo intervento: “Il segnale politico che deve uscire domani deve essere quello che questo Consiglio comunale, i rappresentanti della comunità locale si riapproprino di un tema delicato che ha un impatto anche emotivo forte sui cittadini di Varese che è quello dell’ospedale e della sanità. Il messaggio forte è di ritornare ad essere centrali in questo dibattito politico. Protagonisti!”…”Proprio per questo dico che ha fatto bene il sindaco Fontana. Deve andare avanti in questa direzione…”. “Quindi io dico bene al sindaco, però, facciamo un passo ulteriore e studiamo dei meccanismi perché quello che emerge in Consiglio Comunale sia portato all’attenzione dell’opinione pubblica”. Anche il consigliere Pd Cacioppo esprimeva “vivo apprezzamento per la discussione ed il confronto in Consiglio comunale ma anche soprattutto per ringraziare i gruppi che in questi giorni hanno  avviato quel confronto utile e necessario per arrivare ad una discussione come quella che si è avuta questa sera ed alla presentazione di questo ordine del giorno finale”
E cosa ne usciva? Una mozione comune in cui si chiedeva di progredire nel progetto dell’Ospedale del bambino al Ponte, dando il Consiglio comunale mandato al sindaco “con il decisivo apporto delle istituzioni e dell’Università di fare tutti i passi necessari affinchè sia realizzata una vera e propria cittadella della salute capace di far diventare l’Ospedale di Varese in termini di offerta medica un polo sanitario di eccellenza sia in termini organizzativi che logistici”.
Altro consiglio comunale  del 27 marzo 2009, tra l’altro consiglio comunale aperto,  per la presentazione del documento di proposta di riqualificazione dell’area del Vecchio Ospedale di Circolo del progetto Il Ponte del Sorriso per l’ospedale Del Ponte. Anche in questo caso il consigliere Pd Cacioppo dice: “E’ una soddisfazione aver visto un lavoro che ha portato ad un confronto in Consiglio comunale…e alla discussione ed alla votazione di un documento che è diventato l’atto di indirizzo del Consiglio comunale in tema di ospedale e di sanità varesina….Quando avviene una cosa positiva, secondo me, va rimarcata. E in quel documento c’erano una serie di spunti che sono stati ripresi successivamente e questa sera penso si sia addivenuti ad una prima concretizzazione di quel documento, cosa positiva”.
In mezzo, nel novembre del 2008, ci sono stati nuovi Stati generali della sanità, esattamente a due anni dalla prima discussione, in cui il progetto non ebbe che plausi.
Quindi,come vedi, i passi sono stati tanti ed importanti e condivisi. Come puoi dire, caro Alessandro, che il progetto fu di Lega e Pdl? Mi sembra che fu più della città, della comunità! A meno che chi si esprime ora al contrario lo faccia per interessi politici…
Voglio dire amichevolmente anche al Professor Cherubino e a tutti coloro che oggi esprimono dissenso: ma dove siete stati in tutti questi anni? Perché la vostra voce è rimasta inesistente? Perché dal 2006, con i passaggi anche in circoscrizione per l’approvazione delle varianti, nulla è stato fatto per far rilevare questa voce? Le occasioni non sono certo mancate per criticare e contestare: perché vi siete svegliati solo oggi?
Io non ho mai espresso un parere chiaro perché non mi ritengo in grado di fare valutazioni di questo genere. Ho usato uno strumento democratico per ascoltare la città: ho accettato quello che la città ha deciso.
Oggi chiedere di fermare il progetto, dopo l’aggiudicazione dei lavori e dopo aver ottenuto i finanziamenti, vorrebbe dire la fine dell’ospedale del bambino, e della sanità varesina. Peggio di ciò che ha detto il professor Nespoli, il meglio è nemico del bene. Ci troveremmo di fronte al nulla assoluto. Se poi qualcuno ha altri interessi politici, si esprima allora in modo esplicito e chiaro.
 
Cordialmente
Il sindaco Attilio Fontana

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Febbraio 2013
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