Tra manette ed elezioni, un mese di passioni

Arresti eccellenti e successi elettorali, l'Olona morente e il cupo futuro della Elcon hanno reso febbraio un mese molto turbolento. Ecco tutto quello che bisogna ricordare del mese più corto dell'anno

Il mese di febbraio sarà ricordato per una parola: passione. La passione per il denaro, la passione (vera o presunta) per la propria azienda, la passione verso la politica e, infine, quella verso un fiume molto malato. Ecco, nel dettaglio, tutti le passioni che hanno animato il mese appena conclusosi e i momenti di passione che molti dei suoi protagonisti dovranno affrontare nei prossimi.

Questo febbraio sarà ricordato in primo luogo per le molte manette che sono scattate attorno ai polsi di numerose persone. L’arresto che ha destato più clamore -e richiamato a Busto anche giornalisti indiani– è stato quello di Giuseppe Orsi, Amministratore Delegato di Finmeccanica. L’accusa nei suoi confronti è quella di aver pagato tangenti per 51 milioni di euro (poi ridimensionata a "soli" 28, ndr) per un appalto di 12 elicotteri all’esercito indiano quando era a capo di Augusta Westland, la società con sede a Samarate. E’ stato questo motivo che ha portato il Tribunale di Busto ad interessarsi della vicenda e a far scattare le manette attorno ai polsi di Orsi che, però, continua a dichiararsi innocente
Vicini di cella di Orsi potrebbero essere il commercialista Gabriele Tosi e il noto imprenditore edile  Matteo Castiglioni. Anche per loro, infatti, sono scattate le manette destando lo stupore in tutta la città. Tosi, infatti, è una delle personalità più celebri del panorama culturale cittadino, da sempre alla guida del Busto Arsizio Film Festival e anche tra i fodatori della celebre scuola di Cinema Michelangelo Antonioni, e nessuno si aspettava che, sul lavoro, la sua condotta fosse ben più "trasgressiva" di quanto sembrasse. Secondo l’accusa, infatti, sarebbe stato Tosi a permettere a Matteo Castiglioni di riciclare almeno 5 milioni di euro. Il metodo che avrebbero ordito secondo quanto ricostruito dagli investigatori era piuttosto semplice: venivano organizzate crociere su un catamarano da favola con a bordo facoltosi passeggeri paganti ma che, in realtà, risultavano deceduti. I soldi incamerati dai presunti viaggi effettuati, frutto in realtà di evasione fiscale, riuscivano così facilmente a rientrare in Italia da Paesi a fiscalità agevolata e venivano infine reinvestiti nelle attività di Castiglioni o nell’apertura di nuove

realtà imprenditoriali. Ora i due, detenuti nel carcere bustocco, dovranno rispondere di evasione fiscale e riciclaggio. A differenza di Orsi, però Castiglioni qualche ammissione l’avrebbe già fatta (e il suo legale ha già chiesto la scarcerazione) mentre Tosi si è dichiarato non al corrente dell’origine dei soldi.
Altri arresti che hanno destato molta attenzione riguardano l’orribile storia di una ragazza di 12 anni, stuprata ripetutamente dal padre che l’aveva addirittura messa incinta e quella di un ragazzo di 23 anni, finito agli arresti con l’accusa di spaccio.

E se ancora nessuno di loro conosce se e quanti anni dovrà passare dietro le sbarre, in questo mese molti altri hanno trovato un impegno per i prossimi 5 anni. Si tratta dei nuovi deputati e senatori della Repubblica che sono stati eletti nella tornata elettorale e dei quali ben 4 provengono da Busto e Fagnano Olona. Il giovane Ivan Catalano (26 anni) e Laura Bignami sono diventati rispettivamente Onorevole e Senatrice nelle fila del Movimento 5 Stelle e provengono entrambi da Busto. Per il Senato partirà anche la nota consigliera comunale democratica di Busto Arsizio, Erica D’Adda che potrebbe condividere il posto in treno con la compagna di partito Maria Chiara Gadda, fagnanese di 32 anni, eletta a Montecitorio.

Chi invece non sembra fare nessun passo in avanti ma, anzi, sembra procedere velocemente all’indietro è il fiume Olona. In questo mese sono stati molti, troppi, i casi documentati di schiuma che si è formata lungo l’alveo del fiume nella zona del primo salto del fiume, nel territorio di Fagnano Olona. Si tratta sempre degli stessi tensioattivi prodotti dalla stessa azienda e la cui fuoriuscita è causata sempre dallo stesso problema: il sistema fognario di Fagnano Olona. Ma il sindaco Roncari non ci sta a far passare la sua città per unica responsabile del disastroso stato del fiume denunciando contemporaneamente la mancanza di risorse. 

Chi invece potrebbe presto lasciare Castellanza è la Elcon. Non solo grazie all’appello sottoscritto da molti candidati alle elezioni regionali e condiviso da praticamente tutti i partiti che oggi siedono al Pirellone, primo tra tutti lo stesso Umberto Ambrosoli, ma anche grazie al nuovo atteggiamento del sindaco Farisoglio. Tra le stanza di Palazzo Brambilla, infatti, si starebbe studiando un piano per proporre una nuova destinazione d’uso del polo chimico che quindi metterebbe la parola fine al progetto della multinazionale.

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Marzo 2013
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