Inizia un nuovo corso, cosa pensano i consiglieri varesini
A poche ore dalla presentazione delle linee programmatiche in consiglio regionale da parte del neo-presidente Maroni le dichiarazioni dei cinque consiglieri della provincia di Varese: ecco cosa si aspettano
Domani, giovedì, ci sarà la prima seduta operativa del nuovo consiglio regionale lombardo nella quale il neo-eletto presidente Roberto Maroni presenterà le linee guida del suo quinquennio al timone della Lombardia. Ecco cosa si aspettano i consiglieri regionali varesini
Luca Marsico (Pdl)
E’ stato inaugurato un nuovo corso, e quando ciò accade c’è sempre un desiderio di migliorare quanto di buono è stato fatto, per lasciare un segno positivo, per la gestione importante di una macchina come la regione Lombardia. Le priorità saranno quelle relative al lavoro, e intendo dire anche una valutazione attenta di quella problematica che attiene alle sanzioni per chi non ha aggiornato i pgt. Questa normativa ha causato un oggettivo vulnus del circuito economico che attiene al comparto dell’edilizia, e poi a me sono cari i temi ambientali, come quella del fiume Olona, oppure una attenta valutazione per la stesura del piano regionale dei rifiuti e del piano cave, che deve essere nell’agenda del consiglio regionale.
Francesca Brianza (Lega Nord)
Nella seduta di giovedì si tratterà di presentare programma di Governo, sostanzialmente il programma
Fabio Rizzi (Lega Nord)
Le impressioni sono positive. Ho visto un clima molto positivo, di grande collaborazione all’interno della maggioranza. L’ho visto in materia sanitaria a che con l’assessore Mantovani e il direttore Bergamaschi. C’è voglia di fare una squadra unica, per migliorare il sistema. C’è un discorso molto lombardo anche per il ruolo che possiamo esercitare in Europa, e l’ho visto anche nella relazione di Cattaneo, troppo lunga ed enfatica (tra l’altro non spettava a lui fare quegli accenni politici) ma comunque buona nei contenuti. Diciamo che ha fatto propri i contenuti di Maroni: autonomia della Lombardia, autodeterminazione della Lombardia.
Alessandro Alfieri (Pd)
Chiederemo a Maroni una grande concretezza legata al mondo del lavoro e per la salvaguardiadegliattuale ammortizzatori sociali ma soprattutto per permettere una crescita al mondo produttivo. La seconda cosa è una riforma alla legge 31 che renda più armonico il rapporto tra il pubblico e il privato.
Paola Macchi (M5S)
Abbiamo intenzione come sempre di capire prima cosa ci viene proposto e di vigilare sempre su quanto viene fatto: fermezza sulla opposizione alle grandi opere, siamo da sempre contro la cementificazione, e in questo senso ci sarà anche una attenzione all’Expo e alle operazioni di eccessiva cementificazione. Faremo proposte sull’ambiente, di fronte a problematiche di inquinamento che sono evidenti in Lombardia. In provincia di Varese abbiamo ad esempio i temi dell’Olona e di Malpensa. Stiamo verificando come muoverci per fare una proposta organica anche su questo tema, vogliamo che possano essere accolte. Da parte nostra ci sarà anche un’attenzione al tema dell’occupazione.
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