Il trapianto è possibile: Valentina torna a sperare

Grazie alla generosità di tanti e al grande lavoro su molti livelli, per la bimba di otto anno la speranza di salvezza si fa concreta. La raccolta fondi ha permesso di raccogliere 50.000 euro. Ma ne occorrono altri

Venerdì sera Valentina è arrivata a Bergamo.

Il suo fegato non funziona proprio più, ma adesso può farcela ed è già stata avviata tutta la procedura per il trapianto, con carattere d’urgenza.
Quando è scesa dall’automedica, al dottore del Centro Trapianti di Fegato Pediatrico, non sembrava vero che, in una settimana, Valentina fosse arrivata in Italia, perché i rapporti con l’Albania, dal punto di vista sanitario, sono molto complicati e le barriere burocratiche sono da “mission impossible”. Pareva che, pur vedendola lì, non riuscisse a crederci, che tutti i paletti si fossero abbassati e gli ostacoli superati.
Valentina, nonostante il colore della pelle dovuta alla malattia, è bellissima. Guardarla e pensare di averle salvato la vita, è stata un’emozione fortissima. Quando ha capito chi fossi, mi ha stretta forte in un abbraccio spontaneo, che mi ha molto commossa. Sono stata con lei mentre la visitavano e facevano i prelievi. Non potendo comunicare verbalmente, vista la difficoltà linguistica, l’ho accarezzata molto e Valentina si è lasciata cullare. Durante le visite e i prelievi, difficili perché non si riusciva a trovarle la vena, non si è mai lamentata, come se fosse consapevole che la stessero aiutando.
I volontari e i bambini della Pediatria di Varese le avevano preparato un cartello con la scritta “Benvenuta” in albanese e diversi festoncini per rallegrare la stanza. Incredibile lo stupore di Valentina nel vedere come un cartoncino chiuso, rivelasse, una volta aperto, tanti cuoricini e fiorellini. Ha voluto che li attaccassimo sulla testata del letto, dalla parte dei piedi, in modo che potesse vederli.
La mamma starà in ospedale, mentre per il papà abbiamo trovato una casa accoglienza gestita dall’Associazione Home Amici dei Trapiantati di Fegato. Gigi, il responsabile, è una persona dal cuore grande e si è fatto carico di tutte le necessità. E’ un appoggio fondamentale, un Ponte con Bergamo.
Abbiamo raccolto circa 50mila euro, ma dobbiamo raccoglierne molti di più perchè 25 mila euro servono solo  per mantenere le cure per un anno e almeno altri 130mila occorrono per rimborsare le spese per l’intervento.
La famiglia è arrivata con 6350 euro, una cifra per loro enorme, che vivono con 100 euro al mese, probabilmente l’equivalente per noi di 100mila euro. Era il frutto di una raccolta fondi che alcuni giornali e banche avevano avviato in Albania alla quale anche la scuola di Valentina ha partecipato attivamente. Li hanno consegnati a noi, un gesto di dignità per dire che hanno fatto di tutto per non pesare. Darceli, mentre avrebbero potuto tenerseli, è stato non solo fidarsi, ma “affidarsi” totalmente, come a dire “E’ tutto quello che abbiamo, ma salvate la nostra bambina”.
Valentina ha già imparato una frase in italiano “Ti voglio bene”, che ripete ogni volta che ci vede o ci sente al telefono.
Noi siamo felici di aver fatto tutto ciò. Come avremmo potuto e come potremmo ignorare questa richiesta di aiuto?
Grazie a chi vorrà aiutarci a salvare la vita di Valentina contribuendo attraverso:

Conto corrente bancario Credito Bergamasco – Varese IBAN IT91 R 03336 10800 000000021266
Conto corrente postale c/c 001007333485 – IBAN IT96  K 07601 10800 001007333485
Intestati a IL PONTE DEL SORRISO ONLUS, via Filippo Del Ponte 19, Varese

Direttamente sul sito www.ilpontedelsorriso.com con dona ora/paypal

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Pubblicato il 30 Ottobre 2013
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