Maroni: Lombardia regista della ripresa
Il governatore: "Dobbiamo riuscire ad attirare investimenti"
LN-LOMBARDIA. MARONI: LA MIA REGIONE ‘REGISTA’ DELLA RIPRESA
Una Regione ‘regista’, che sappia dialogare con le imprese e la società, per aiutare la Lombardia a uscire dalla crisi e riprendere a correre.
E’ la sintesi dell’intervento del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che, questa mattina, ha dialogato con il presidente di Assolombarda Gianfelice Rocca, sul palco del Teatro Franco Parenti, dove si è svolta la Convention 2013 dei dirigenti della Regione Lombardia.
REGIONI PROTAGONISTE – L’assunto di partenza del governatore, anche alla luce delle considerazioni emerse nel corso dei lavori della Convention, è che "la Lombardia, le Regioni del Nord e tutte le Regioni italiane possono svolgere un ruolo fondamentale nella ripresa economica". Secondo il governatore l’Europa sta vivendo una crisi particolarmente forte, perché "non ha saputo affrontare nel modo giusto la congiuntura sfavorevole. Anzi, le
misure adottate hanno prodotto conseguenze più negative di quelle che sussistevano prima degli interventi comunitari". "Fra pochi giorni – ha annunciato Maroni – assumerò la presidenza delle ‘Quattro Regioni motori d’Europa’ e voglio sfruttare questo anno per affermare, in Europa e non solo in Italia, che noi vogliamo essere protagonisti del nostro futuro".
DIALOGO DIRETTO CON L’EUROPA – In primavera ci saranno le elezioni europee, alle quali seguirà la nomina di una nuova Commissione Ue. I nuovi commissari, secondo il presidente Maroni, "dovranno dialogare di più con le Regioni". "Auspico – ha aggiunto – che ci sia un rapporto più diretto e meno intermediato da altri soggetti che non hanno interesse a
valorizzare le nostre specificità".
ALLEANZE FRA TERRITORI – Come arrivare a essere protagonisti? Secondo Maroni il primo obiettivo è quello di "creare alleanze fra i territori". "La mia visione della Regione – ha detto – è quella di un’istituzione forte, autorevole e capace di fare’regia’. Una Regione che non si intromette nella gestione degli affari, che non gestire cose che il ‘privato’ sa fare meglio.
Noi vogliamo mettere insieme le forze, per lanciare la sfida dell’innovazione. Forse non possiamo competere con altre aree sul costo del mercato del lavoro, ma possiamo fare della
Lombardia qualcosa di simile alla Silicon Valley: attrarre investimenti, puntando sulla ricerca e sullo sviluppo, creando le condizioni, affinché un’impresa multinazionale veda nel
nostro territorio un’opportunità".
AVERE ‘LA TESTA NEL MONDO’ – Sul ruolo ‘attivo’ e di ‘regia’ della Regione ha concordato Gianfelice Rocca, che, partendo proprio dall’esperienza di Assolombarda, ha esortato i dirigenti regionali ad "avere la testa nel mondo". Noi, ha spiegato, "dobbiamo ragionare sforzandoci di non guardare solo l’Italia di oggi con le sue difficoltà. Non dobbiamo solo rimediare le situazioni di criticità, ma dobbiamo anche lavorare sui successi. Abbiamo degli elementi di forza, puntiamo su quelli".
Il numero uno dell’associazione che riunisce oltre 5000 imprese di Milano, Monza e Lodi ha quindi concordato con la visione strategica di una Regione ‘regista’, utilizzando una metafora:
"Penso l’amministrazione come il judo, che usa l’energia dell’avversario per fargli fare un volo".
METTERE IN ORDINE LE PRIORITÀ – Confermando la stabilità del Governo lombardo, "che ha una prospettiva sicura di cinque anni", Maroni ha detto di voler realizzare "il programma che ci siamo dati, mettendo in ordine le priorità. Voglio farlo ascoltando tutte le componenti vitali della nostra società.
Penso al mondo delle imprese, ma anche al volontariato e al Terzo settore, che sono una straordinaria specificità del nostro sistema di welfare. La mia ambizione è di creare le condizioni, perché la Regione faccia, insieme alle altre Istituzioni, la ‘regia’ dello sviluppo. Come abbiamo fatto attraverso ‘Credito in cassa’ e i ‘Confidi’, dove abbiamo preso risorse sufficienti, affinché il sistema di finanziamento lombardo facesse ‘leva’".
"In Lombardia, oltre al welfare – ha continuato Maroni – abbiamo un sistema bancario in grado di finanziare progetti ‘veri’, abbiamo un ottimo sistema di università, la nostra sfida è
mettere tutto in rete, per creare le condizioni, affinché la Lombardia divenga il ‘modello’ di un sistema di ripresa economica".
LE ‘ZAVORRE’ AL SISTEMA – Analizzando quelli che sono i ‘freni’, le ‘leve’ sulle quali è difficile agire, come la burocrazia o la pressione fiscale, secondo Rocca "quello fiscale è un "problema drammatico, nonché uno dei principali disincentivi ad investire in Italia". "La possibilità di una riduzione significativa della tassazione – ha però osservato il presidente di Assolombarda – non è elevata, nonostante sia fondamentale cercare di agire almeno per quello che riguarda il costo del lavoro. Cosa possiamo fare allora? Dobbiamo rendere almeno facile la nostra complessità, attraverso un serio processo di semplificazione della burocrazia".
L’OPPORTUNITÀ DI EXPO – Nel quadro della ripresa, l’Esposizione universale del 2015 può essere una grande opportunità. Rocca ha rilevato "la grande vitalità" che sta crescendo intorno a questa "finestra sul mondo". Un’opportunità da cogliere, dove è fondamentale farsi trovare pronti. In questo Maroni ha sottolineato l’impegno della Regione "a coinvolgere il più possibile il sistema delle imprese. Sono 134 i Paesi partecipanti – ha ricordato il presidente – e ciascuno farà il suo padiglione. Ognuno è libero di assumere chi vuole per i lavori, ma io vorrei che qui trovassero il nostro sistema di imprese pronto a offrire il padiglione ‘chiavi in mano’". "Altro punto – ha aggiunto – riguarda la valorizzazione dei territori.
Sono attesi 20 milioni di visitatori, noi vogliamo che vengano per Expo, ma anche per visitare le bellezze del nostro territorio. Vogliamo che si innamorino della Lombardia e tornino anche negli anni successivi. Per questo abbiamo contribuito alla nascita di ‘Explora’, la società che si occuperà proprio della valorizzazione dei territori ai fini turistici e che verrà presentata domani sera, a La Spezia, dove verrà anche firmata un’intesa strategica in materia di turismo con la Regione Liguria".
LA RIFORMA DELLA SANITÀ – Ultimo tema analizzato, quello della riforma sanitaria. Il sistema lombardo, ha evidenziato il governatore, "è d’eccellenza, ma si basa su normative che risalgono ormai a 15 anni fa. Vogliamo capire quanto e come si debba aggiornare, tenendo conto che la società lombarda è cambiata, con un notevole aumento della popolazione anziana rispetto a quella giovane. Entro fine anno, dopo aver coinvolto tutti i soggetti interessati, saremo in grado di annunciare i criteri ispiratori della riforma". "Il principio che ho dato – ha sottolineato Maroni – è che la nuova sanità lombarda non dovrà essere condizionata dal ‘costo’". "Non voglio – ha concluso Maroni – una sanità diversa o meno efficiente, perché altrimenti ci costa troppo. Dobbiamo pensare a un sistema d’eccellenza e poi fare in modo che le risorse siano sufficienti per sostenerlo".
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