Destra Nuova, “caposaldo gasparriano”, sceglie Forza Italia

«Saremo un caposaldo gasparriano in Lombardia». Giuseppe De Bernardi Martignoni ha ben in testa come si posizionerà Destra Nuova in provincia di Varese: sul grande spartiacque ormai definitivo tra la rinata Forza Italia berlusconiana e il Nuovo Centrodestra alfaniano-formigoniano, la componente ex An si colloca oggi in Forza Italia. O – meglio – a fianco dell’esperienza di Agorà, la potente corrente laica che si contrapponeva, dentro al PdL, all’ala filo-CL oggi spina dorsale del Nuovo Centro Destra in provincia di Varese: «L’unico progetto vero in provincia di Varese è Agorà, l’unico progetto che ha fatto scegliere, che ha scelto Luca Marsico. È la prova che esiste una base vera». Il riferimento a Marsico è importante: è stata la prova della compattezza con cui si è mossa la componente di Agorà, che fa riferimento a Nino Caianiello: Marsico è stato eletto consigliere in Regione e si è avvicinato di molto alle preferenze di Raffaele Catteneo, l’altro competitor interno al PdL. Insomma: il "correntone" funzionava bene
nel PdL, può essere una macchina da guerra sotto la nuova Forza Italia.

In questo, la decisione degli ex An in provincia («una comunità umana e politica legata alla Destra sociale e nazionale») per la nuova Forza Italia è quasi compatta, anche se qualche esponente storico (come Alessandro Bonfanti) non sembra proprio sulla stessa linea. «Il leader del centrodestra è sempre stato riconosciuto in Berlusconi, non sono critico con chi ha trovato altre collocazioni. Quando nacque Fli seguii il percorso, ma poi abbandonai proprio quando Fini fece la mozione contro Berlusconi. Per De Bernardi Martignoni la scelta per la rinata Forza Italia è l’unica possibile: «Quale alternativa abbiamo? Il nuovo Centro Destra? È un progetto che non mi affascina, sento frasi già fatte, persone già viste».