Cereda: “Castiglione deve diventare la Città dei bambini”
Il candidato sindaco del gruppo Progetto Castiglione spiega quale siano le priorità del loro programma in vista delle elezioni del 25 maggio: "Maggiore partecipazione e ascolto dei più piccoli con un progetto dedicato"
«Al primo punto del nostro programma c’è il progetto Città dei Bambini». Mauro Cereda e il gruppo Progetto Castiglione spiegano quale siano le priorità del loro programma in vista delle elezioni del 25 maggio. Proprio la "città dei bambini" acquista per loro una particolare rilevanza: «Un progetto già avviato e sperimentato in decine di comuni italiani e in particolare nella vicina città di Malnate – spiega Cereda -. Sintomo di attenzione alle esperienze positive e valide che meritano di essere adottate da amministratori attenti e appassionati. Il progetto è da considerarsi prima di tutto un’operazione culturale. Una visione nuova ed innovativa di fare amministrazione. Una città a misura di bambino sarà una città a misura di tutti».
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Entrando nel dettaglio «Il progetto, attraverso le proposte e le idee dei bambini, attraverso la realizzazione dei loro progetti, mira a costruire una cultura dell’infanzia negli adulti e specialmente negli amministratori in modo che sappiano prendere le loro decisioni avendo interiorizzato il pensiero e le esigenze dei bambini. Solo quando gli adulti avranno capito che spendere per far star meglio i bambini non è un costo ma un investimento, che renderà in futuro molte volte, si riuscirà a pensare seriamente al futuro delle nostre città».
Da qui le azioni che Cereda e la lista Progetto Castiglione intendono mettere in pratica: «Aprire un Laboratorio “La città dei bambini”. Il Laboratorio è innanzi tutto un gruppo di lavoro costituito dalla Amministrazione, che elabora il progetto tenendo conto delle esigenze e delle risorse locali, che programma le attività, che ne cura lo sviluppo, che le valuta. Proponendosi, pertanto, di dare un ruolo da protagonisti ai bambini, consultandoli, coinvolgendoli ed ascoltandoli occorre formare operatori (amministratori, personale comunale, insegnanti, operatori del terzo settore, genitori, nonni, volontari) capaci di animare gruppi di bambini, ragazzi nelle varie forme di partecipazione democratica alla vita della città. La formazione diviene, pertanto, un punto cardine dell’intero progetto».
E ancora: «L’ascolto dei bambini e la loro partecipazione avverrà tramite l’istituzione del Consiglio dei bambini, che sarà un vero e proprio strumento di confronto e di crescita per i piccoli e per gli amministratori. L’introduzione di percorsi e di momenti di incontro e confronto con i genitori, la scuola e i cittadini rivolti alla sensibilizzazione e condivisione di scelte e azioni che riguardino il progetto “città dei bambini”. Consapevoli che i bambini di oggi saranno i cittadini di domani e che ogni azione di oggi inciderà sulla città del domani è preciso dovere del Sindaco promuovere ogni azione per rendere la città attenta e vicina ai bambini. Una città a loro misura sarà una città a misura di tutti».
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