Quando le Traiettorie convergono: i commenti all’assemblea
L'assemblea generale Univa è innanzitutto un'occasione di confronto tra politica, economia ed istituzioni sull'attualità economica del territorio varesino: e non mancano le prese di posizione sulla relazione del presidente
L’assemblea generale dell’Unione Industriali della Provincia di Varese è innanzitutto un’occasione annuale di confronto tra politica, economia ed istituzioni sull’attualità economica del territorio varesino, e non mancano le prese di posizione sulla relazione del presidente.
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Quest’anno più che negli altri anni, c’è un sostanziale accordo, la sensazione di "dover remare tutti dalla stessa parte" per uscire dalle terribili secche della crisi. Gli spunti arrivati anche dal dialogo tra il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, e il professor Giulio Sapelli confermano la necessità di non "girare intorno alle questioni".
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Per questo anche i commenti alla relazione del presidente Brugnoli convergono soprattutto nella logica del Fare. Con qualche distinguo, specie nella parte sindacale, ma un solo credo: "dobbiamo uscirne fuori".
Ecco i principali commenti raccolti.
Il presidente di Confagricoltura Pasquale Gervasini: "La relazione di Brugnoli sa sempre cogliere puntualmente la realtà da tutti i punti di vista e indicare le vie giuste per portare la barca fuori dalla secca. Ho apprezzato in particolare la traiettoria riservata agli associati Univa, che chiede loro di lavorare in modo corale, Una situazione che faccio anche mia"
Il deputato del PD Daniele Marantelli: "Come sempre, questa è una occasione importante per fare il punto della situazione. E il dato che ci sovrasta tutti è quello sulla disoccupazione: 31mila persone, con percentuali giovanili impressionanti. Su questo vanno indirizzate le strategie e gli sforzi. Accanto ai primi provvedimenti del Governo già in atto, è però indispensabile rilanciare la crescita in ottica di competizione di territori, per attrarre di nuovo gli stranieri in Italia. noi abbiamo il distretto dell’aerospazio, Malpensa e il distretto degli elettrodomestici, settori intorno ai quali lavorano le pmi varesine. Basterebbe però colpire uno solo dei tre per mettere in difficoltà molte nostre aziende. Dobbiamo fare di tutto per valorizzare le nostre eccellenze».
Il presidente della Camera di Commercio di Varese, Renato Scapolan: «Quella di Brugnoli è una relazione che fa fotografia precisa delle necessità di un sistema. L’Italia deve ricompattare il rapporto tra la grande produzione Industriale e le piccole aziende a supporto. Per molti dei piccoli i costi sono troppo elevati: energia, burocrazia e altro uccidono tutti: ben venga perciò la richiesta di rafforzare la filiera dei produttori»
Il capogruppo PD in regione Alessandro Alfieri: «Le richieste che arrivano dagli industriali sono già nell’ agenda del governo Renzi. Se c’è qualcuno che puo imprimere un’accelerazione a queste richieste è proprio questo Governo. Su Malpensa, invece, non è il caso di far polemiche: tornare indietro alla ricerca delle responsabilità potrebbe solo far male. Ora è solo il momento di lavorare insieme».
Roberta Tajè, direttore di Cna Varese Ticino Olona: "Una relazione assolutamente condivisibile, che affronta i nodi tematici del momento. Le questioni poste sono le questioni che anche Cna si pone e tenta di affrontare. In particolare mi ha attirato la traiettoria per le imprese, che devono puntare sull’innovazione nella collaborazione per mettere in comune competenze e esperienze e per affrontare insieme i mercati, soprattutto quelle medie e piccole. Ma mi ha colpito anche la traiettoria sulla scuola, che sottolinea la necessità di avvicinare sempre più il mondo delle imprese, la scuola e il lavoro per creare imprese del futuro».
Franco Colombo, presidente di Api Varese: "Della relazione di Brugnoli trovo in particolare condivisibile il fatto che bisogna rivedere l’associazionismo come collettore delle aziende, e la necessità di esportare all’estero. Molte cose non sono state fatte, e anche su questo sono d’accordo, perchè Varese è una eccellenza da proteggere. Bella anche la "lucida follia" di Sapelli nel tratteggiare l’italia. Diciamo che molte voci ormai si stanno uniformando nell’indicare una stessa direzione: il fare».
L’assessore regionale alle attività produttive, ricerca e innovazione Mario Melazzini: "E’ stata un’assemblea molto partecipata e Brugnoli ha saputo far emergere ciò che l’imprenditoria ha bisogno. E sono pienamente d’accordo con
Squinzi e Sapelli quando dicono che, senza fare innovazione, non si può essere competitivi. E’
fondamentale innovare in ogni campo e settore, iniziando dalla Pubblica amministrazione e per questo abbiamo creato il ‘Comitato per la semplificazione’, il cui coordinamento è stato
affidato proprio al professor Giulio Sapelli. Le Istituzioni devono lavorare per semplificare la vita alle aziende. Noi abbiamo coinvolto moltissimo gli imprenditori, nello stilare la legge che li riguarda, la nuova Legge regionale 11/2014, denominata ‘Impresa Lombardia’ e la provincia di Varese ha contribuito molto a disegnare queste norme, che contengono molte delle istanze oggi presentate".
Il senatore della Lega nord Stefano Candiani (a sinistra nella foto): "Ho segnato molte "orecchie" su questa relazione: ho preso infatti parecchi punti, ed è stata un’ottima circostanza di riflessione, oltre ad avere trovato Sapelli molto stimolante. Tra tutti, un punto in particolare, quello della burocrazia e del concetto di sudditanza. E’ necessario invertire il rapporto: non è giusto la burocrazia sia verso i cittadini ma il cittadino deve poter rivolgersi verso la Pubblica Amministrazione. Sono argomenti che tra poco si discuteranno in aula: mi terrò questa relazione come punto di riferimento".
Umberto Colombo, segretario Generale della Cgil di Varese: «Abbiamo apprezzato della relazione la volontà di uscire dalla crisi con una strategia territoriale condivisa dalle parti sociali e da tutti gli attori del territorio. Quello che non ci convince è il ripetersi di ricette già sperimentate senza successo. In particolare, se condividiamo la richiesta di una sostanziale riduzione degli oneri burocratici e di una semplificazione amministrativa che favorisca imprese e lavoro, d’altro canto non si può pensare ad una compressione dei salari. Come ha ribadito anche il presidente Squinzi, è urgente un rilancio dei consumi, che, secondo noi, dovrà necessariamente passare da un recupero del potere d’acquisto dei salari dei lavoratori. Brugnoli ha richiamato questa mattina la lunga tradizione di dialogo sociale del nostro territorio: se vogliamo dare propulsione alla contrattazione aziendale, così come ci chiede Univa, vanno qualificate maggiormente le risorse umane, i percorsi professionali e le retribuzioni. Non a discapito, però, del contratto collettivo nazionale di lavoro, che deve continuare ad essere lo strumento principe delle relazioni industriali e sindacali. Più che sulla flessibilità si deve invece maggiormente insistere, come anche Brugnoli ha detto, su innovazione e rilancio di politiche industriali, anche a livello territoriale. Infine, vediamo anche noi le ‘nuvole nere sul futuro di Malpensa’ richiamate da Brugnoli. Se l’accordo con Etihad è positivo perché permette di salvare la compagnia di bandiera, questo però non può penalizzare l’aeroporto e i lavoratori di Malpensa: è urgente, da parte di tutti gli attori, una netta presa di posizione per chiedere a Regione e Governo certezze in merito al suo sviluppo e al suo futuro».
Il segretario generale della Uil varesina Antonio Albrizio: "E’ stata una relazione molto ampia, con traiettorie non separabili tra di loro: ed è giusto, perchè per un rilancio del paese ci vuole sinergia tra queste traiettorie. Abbiamo bisogno innanzitutto dello riaffermarsi dello Stato, per ripartire e ridare credibilità al nostro paese in Europa. Concordo sul fatto che sia necessario diminuire costo lavoro, ma bisogna distinguere bene il costo dal valore delle retribuzioni. Anche la flessibilità sui contratti a tempo indeterminato va meglio capita. E infine, sul problema giovani, concordo sulla necessità di investire su di loro e dare nuove possibilità".
Gerardo Larghi, segretario Cisl dei Laghi. "La relazione del presidente si regge su tre perni che vogliamo esplorare con lui. In particolare è importante lavorare assieme per una contrattazione di secondo livello, che unisca salari e investimenti, e che miri all’eccellenza del manifatturiero, anche attraverso scuola e apprendistato. Oggi il contratto a tempo indeterminato è una bandiera piu che una realtà: io sono per ragionare sulle tutele, che vanno adeguate alla situazione».
Un altro commento alla relazione di Brugnoli arriva da Davide Galli, presidente di Confartigianato Varese: "Non si può non apprezzare il messaggio che questa mattina si è ascoltato in occasione dell’Assemblea annuale dell’Unione degli Industriali della nostra provincia. Un messaggio che si dirige verso una visione (imprenditoriale) d’insieme capace di avvicinare fra loro aziende di tutte le tipologie e di tutte le dimensioni. Il tessuto produttivo di Varese è ricco di realtà diversissime fra loro eppure accomunate da un modo di fare impresa mutuato dall’artigianato: la centralità che si dà alla persona (con le sue conoscenze, professionalità ed esperienze), l’importanza della creatività (che è espressione più compiuta del Made in Italy), l’unicità dei prodotti (che delle nostre imprese è il vero valore aggiunto), l’innovazione fatta di sperimentazione e ricerca. Ecco perché fa piacere ascoltare nuovamente questi valori e condividerli. E’ questo il percorso e sono queste le traiettorie della nuova economia che i Piccoli stanno seguendo".
Assemblea Univa 2014: la diretta Web
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