Bronzi di Riace si. Bronzi di Riace no.
L’ultima polemica che investe Expo2015 divide in due l'Italia della cultura. Intellettuali, critici, politici e tecnici si dividonointorno alla proposta lanciata dal Governatore Maroni e dall’ambasciatore per le Belle Arti di Expo Vittorio Sgarbi di trasferire a Milano le due antiche sculture conservate al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria
Ha ragione Vittorio Sgarbi che vorrebbe portare come superstar a Expo2015 i Bronzi di Riace o Elisabetta Bonomi, soprintendente dei beni archeologici della Calabria, che teme il viaggio per la delicatezza delle sculture?
L’ultima polemica che investe Expo2015 ha scatenato intellettuali, critici, politici e tecnici intorno alla proposta lanciata dal Governatore Maroni e dall’ambasciatore per le Belle Arti di Expo Vittorio Sgarbi (nella foto a sinistra) di trasferire a Milano le due antiche sculture conservate al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
La prima seccata risposta negativa, in realtà era già arrivata direttamente dal presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, che lo scorzo marzo aveva affermato “La ferma nostra volontà è di lasciare i Bronzi nel loro luogo ideale il Museo Nazionale di Reggio Calabria. Con un’ora e mezzo di volo i turisti possono arrivare a Reggio e noi saremo lieti di ospitarli»
Solo dopo la lettera ufficiale inviata al Ministro Franceschini l’Italia della cultura si è spaccata letteralmente in due: chi a favore, chi contro. Tra coloro che si oppongono c’è lo storico dell’arte Salvatore Settis che su Repubblica afferma «La cultura non è un’impresa di traslochi, e anche quando un’opera sia trasportabile non è detto che debba essere “movimentata” in continuazione. È vano nascondersi che, se mai i Bronzi di Riace andassero all’Expo di Milano, fatalmente continuerebbero a girare per tutto il mondo, in occasione di Olimpiadi, G8 ed altri eventi per cui in passato furono chiesti e negati. I Bronzi sono opera delicatissima e il giudizio sulla loro intrasportabilità è stato dato e ribadito dall’Istituto centrale per il Restauro e dalla Soprintendenza: un capovolgimento di questo parere tecnico mi pare davvero molto difficile, visto che nulla di nuovo è intervenuto».
Di parere opposto il critico d’arte Philippe Daverio che afferma "Sto dalla parte di Sgarbi e sono favorevole al trasferimento dei Bronzi di Riace a Milano. Ma, a mio parere, ne basterebbe uno. Del resto non sono nati per stare insieme. Così quello esposto a Milano in occasione dell’Expo farebbe anche da cassa di risonanza per l’altro che resterebbe a casa, nel museo di Reggio Calabria”. C’è chi invece come Stefano Boeri (nella foto a destra), ex-assessore alla Cultura di Milano, rilancia l’idea “di portare alla luce e esporre nei 6 mesi di Expo le opere straordinarie ospitate nei depositi di Brera e oggi invisibili al pubblico (sono il 50% delle collezioni della Pinacoteca). Dove esporle? A Villa Reale di Monza, Palazzo Reale, Castello, Gallerie d’Italia…negli spazi attrezzati e disponibili, che sono molti e vuoti. Costo contenuto, effetto formidabile x valorizzare il nostro patrimonio e rilanciare Milano; anticipando quella "Grande Brera" di cui si parla da anni”. Dal canto suo il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini taglia corto e dice: “Stabiliamo se possono viaggiare, altrimenti discutiamo a vuoto”.
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