Il Pd, la purezza e l’Ncd decisivo per vincere

Il partito di Raffaele Cattaneo è diventato decisivo a sinistra. Tradimento o voglia di governare senza gli steccati ideologici del passato?

Il giorno dopo l’elezione di Gunnar Vincenzi, alla presidenza della Provincia, il neo presidente è stato già convocato in regione per discutere, insieme agli altri neoeletti, le nuove deleghe che saranno assgenate all’ente. Ma a Varese, intanto, i commenti sono tutti sulla notizia politica del giorno: il Nuovo Centrodestra di Alfano (Ncd) è stato decisivo per la vittoria del candidato del centrosinistra. Lo dicono i numeri. Gli eletti di maggioranza sono 6 del Pd, 1 di Sel e 2 dell’Ncd. La minoranza è composta da 3 di Forza Italia, 3 di Lega Nord e 1 dell’Udc.


(nella foto: Astuti Pd, Cattaneo Ncd, Vincenzi presidente della provincia, Alfieri Pd)

LA PUREZZA DELLA SINISTRA
A sinistra si discute. La presenza di Raffaele Cattaneo (Ncd) nella foto della vittoria suscita critiche nei social network da ex militanti nostalgici della purezza del passato, ma ufficialmente nessuno l’ha criticata. Anzi, la segreteria provinciale di Sel, in questo comunicato, afferma: 
«Le politiche del sottoscala, gli accordicchi da sagrestia non hanno fatto parte di questo percorso».
L’ex consigliere regionale del Pd Giuseppe Adamoli invece accetta la sfida della critica sulla purezza perduta e, lo scrive nel suo blog su facebook, prende spunto da questo dibattito ufficioso nato sui "social", per spiegare che ritiene giusta la scelta del partito. 

«In una situazione di quasi equilibrio perché si sarebbe dovuto rinunciare a vincere lasciando in sella Lega e Forza Italia? Per una sorta di purezza ideologica nella situazione generale di oggi? E che cosa vorrebbe dire in un ente di secondo livello? Semmai non bisogna esibire questa alleanza come un fiore all’occhiello o come una coalizione politica visto che si tratta di un accordo di carattere amministrativo».

QUESTO E’ IL NUOVO PD
Ma è il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri, nell’intervista sotto, a spiegare che il cammino del Pd, ormai, è quello di un partito di governo. Un partito che, per poter avere la maggioranza e cambiare le cose, deve creare alleanze sulla base di programmi, senza stare più a guardare il pedigree antiberlusconiano di alcuno. E’ questa, forse, la grande novità portata da Matteo Renzi in politica, la fine della centralità di Silvio Berlusconi come criterio discriminante di ogni scelta, a Varese come a Roma. 
L’INTERVISTA AD ALFIERI: "ADDIO LEGA, ADESSO IL PD SA GOVERNARE" 

LA CENTRALITA’ DELL’NCD
Il partito di Alfano invecec canta vittoria. Ha funzionato la mossa politica e i due seggi in provincia sono decisivi. Insomma, esiste eccome. 

GLI EX DELUSI
Dall’altra parte della barricata, un esponente di Forza Italia come Luca Marsico rimprovera a Raffaele Cattaneo dell’Ncd, in questa lettera, proprio il fatto di essere andato con la sinistra e di aver contribuito alla vittoria degli avversari. 
"CATTANEO, AMICO MIO, MA CHE HAI COMBINATO?".

PAROLE GROSSE
Tra gli esponenti del centrodestra volano ora parole grosse. Fratelli d’Italia parla di mercimonio, il senatore leghista Stefano Candiani parla di tradimento. Sentimenti acuiti dal fatto che a Varese, Busto Arsizio e nelle altre grandi città, Ncd è nel centrodestra con Lega e Forza Italia, e così è anche in Regione. 

LA TEORIA DELLA NON-SCONFITTA DELLA LEGA
Nella Lega Nord sono tanti i commenti, ma uno dei più interessanti viene dal sindaco di Samarate Leonardo Tarantino (ECCOLO SU FB), ex segretario del movimento, il quale, attaccando il governo che ha voluto la legge Delrio, ricorda come il meccanismo elettorale abbia, di fatto, creato un consiglio provinciale deciso tutto dai partiti, e che la vittoria di Vincenzi rispecchi in realtà i rapporti di forza che già c’erano sul territorio. Per la Lega sarebbe dunque una "non sconfitta" per almeno due motivi: non hanno votato i cittadini, e nessun fatto politico nuovo è intervenuto sul lato del consenso, se non che un partito, l’Ncd, ha fatto i bagagli dal centrodestra al centrosinistra. Eccone un estratto.

Io credo che queste elezioni abbiamo in loro 2 beffe: la prima è che con la riforma voluta da Renzi e dal PD hanno espropriato i cittadini del voto. La Seconda è la sostanziale mancanza di competizione elettorale: gli equilibri e la forza dei vari partiti era stata già decisa a monte; decisa man mano che negli scorsi anni venivano eletti i membri dei consiglio comunali ( che oggi sono gli elettori per le provinciali) la forza della Lega o di Forza Italia o del PD era già conosciuta e risaputa. I consiglieri comunali in carica per la Lega votano Lega, quelli del PD per il PD ecc.. E’ come riempire uno stadio di interisti juventini e milanisti: si sa già che ognuno di loro tiferà per la propria squadra, non c’è dubbio. E non mi si venga a dire che la differenza l’ha fatta il voto delle liste civiche. In consiglio provinciale ci sono 7 eletti per il PD, 7 tra Lega e FI, e i 2 del NCD che spostano la maggioranza sinistra. Non c’è un "civico" eletto, tutti hanno una casacca politica. Queste elezioni, come voleva il PD di Renzi le hanno decise a tavolino i partiti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Ottobre 2014
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