Pozzecco: “Felice per Rautins, ha spaccato la partita”

Il coach biancorosso festeggia il successo di Pesaro ringraziando il tiratore e i pretoriani Kangur e Diawara: "Ci consentono di giocare con il quintetto basso"

Raddrizza il tavolo delle interviste, saluta mezzo mondo e prova a consolare un ragazzino («Preferivi una vittoria di Pesaro? La prossima volta vi lascio vincere, dai…») presente nei paraggi: Gianmarco Pozzecco inizia così la sua conferenza stampa a Pesaro in cui parte da lontano per spiegare l’andamento della gara vinta da Varese. «Voglio essere onesto, mi aspettavo questa gara da parte di Pesaro: a Brindisi il match è stato condizionato dal divario preso nel primo quarto contro un’Enel stellare. 
Qui i nostri avversari sono stati molto molto bravi e per 36-37 minuti ci hanno messo in enorme difficoltà, potendo anche vincere la partita. Per noi invece era difficile fare risultato dopo la gara “emozionale” disputata contro Cantù quando i miei ragazzi hanno avuto due c… grandi come una casa vista la pressione che c’era. Oggi la gara era diversa fin dall’approccio in un palazzo molto grande e con pubblico avversario. Pesaro ha un po’ approfittato di ciò, ha preso fiducia e ci ha aumentato le difficoltà; io poi penso che qui perderanno in tanti e quindi siamo estremamente felici per aver vinto in trasferta e aver trovato un minimo di continuità. Possiamo consolidare la nostra mentalità che è stupenda in una serata in cui eravano senza Callahan e quasi senza Daniel che ho preferito non rischiare. I minutaggi dicono tutto, ho tanti giocatori oltre i 30′ con Rautins che ha spaccato la partita e di questo sono felice perché arriva da un infortunio lungo. Bene anche per il contributo di Okoye».
Dopo una divagazione sull’importanza di celebrare le vittorie («Una volta con De Pol ditcevamo: sarebbe bellissimo rivincere lo scudetto ma se ci impedissero di festeggiare, anto vale farlo vincere ad altri») il Poz torna sul pezzo per analizzare la gara dal punto di vista tecnico e tattico. «Ho dovuto utilizzare un quintetto piccolo e Pesaro si è adeguata: ho la fortuna di avere Kuba e Kristjan che in quelle situazioni sono molto utili. Avendo avuto la capacità di resistere sotto canestro senza pivot abbiamo costretto Pesaro ad adeguarsi alla situazione, mentre noi non potevamo fare altrimenti».
E conclude: «All’inizio sono entrato un po’ scarico anche io, come i giocatori, e allora mi sono imposto di reagire dopo l’intervallo. Non posso permettermi di essere troppo calmo, devo faticare più dei giocatori come mi ha suggerito Tanjevic. Sull’esposizione mediatica seguita al derby, vorrei però spiegare che il festeggiamento clamoroso è stata per me una responsabilità in più. Per questo sono ancor più contento di aver vinto anche oggi: fosse andata male in tanti avrebbero detto che dopo la pagliacciata di settimana scorsa ero tornato nella normalità».



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Pubblicato il 19 Ottobre 2014
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