Il “Giardino di Elisa” rinasce grazie al buon esempio del dirigente

Il direttore amministrativo dell'azienda ospedaliera di Varese, insieme ad altri volontari e con il gruppo riabilitativo giardinaggio del reparto di psichiatria del Verbano, ha partecipato alla "rinascita" dello spazio verde

Il "Giardino di Elisa", inaugurato nel giugno scorso per favorire l’umanizzazione del reparto di psichiatria dell’Ospedale di Cittiglio e l’inclusione sociale dei sofferenti psichici con utenti e visitatori "esterni", era invaso dalle erbacce che nascondevano la bellezza delle sue piante pregiate. Una situazione creata dal maltempo che di fatto negli ultimi tempi aveva impedito la manutenzione regolare dell’area verde.
Sabato 8 novembre in mattinata, alcuni dipendenti dell’ospedale, Tiziano Monteggia e Maurizio Pisano, e il Gruppo riabilitativo giardinaggio (composto da un operatore della psichiatria e da sei pazienti), hanno deciso di riportare il "Giardino di Elisa" al suo splendore originario. A loro si è unita una volontaria "speciale": Maria Grazia Colombo, direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliera di Varese che ha portato con sè i figli Francesca e Lorenzo, il nipote Giacomo e le amiche Sofia e Martina. Un gesto concreto di solidarietà e vicinanza alle persone provate dalla sofferenza psichica considerato che il contatto con la natura aiuta a riportare l’attenzione al centro di se stessi per recuperare le risorse necessarie alle sfide quotidiane.
Non è la prima volta che la dirigente è solidale con i pazienti psichiatrici: lo scorso anno aveva partecipato alla "Folle corsa" insieme ad altri 400 runner, manifestazione a cui partecipavano  i pazienti psichiatrici, le associazioni dei familiari e un centinaio di operatori della Psichiatria del Verbano.

Far rinascere il "Giardino di Elisa" significava dunque ridare ai pazienti psichiatrici, ai loro visitatori e a tutti i pazienti e visitatori dell’Ospedale di Cittiglio uno spazio a contatto con la natura, in grado di generare relax, allentare lo stress e dare sollievo alla mente e al corpo. È infatti noto che avere la possibilità di frequentare, o anche solo vedere, uno spazio verde curato e armonioso dona pace e serenità: componenti fondamentali per la salute mentale, una terapia parallela vera e propria. 
«Riteniamo necessario promuovere e sostenere una cultura dell’accoglienza del disagio mentale come quella promossa sabato 8 novembre. –  dice Isidoro Cioffi (foto a destra),  direttore della Psichiatria del Verbano – L’accettazione solidale del disagio da parte della società è il primo passo verso la guarigione. Si rafforza così la capacità dei sofferenti psichici di avere un ruolo sociale attivo e soddisfacente all’interno della comunità».


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Novembre 2014
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