L’arte di Van Gogh allo spazio Lavit

Martedì 25 novembre Laura Orlandi introduce al percorso del grande artista in occasione della mostra in corso a Milano

In concomitanza con la mostra “Van Gogh. L’uomo e la terra” organizzata a Palazzo Reale a Milano, l’Associazione Culturale Parentesi in collaborazione con lo Spazio Lavit, propone una serata dedicata all’arte di Vincent Van Gogh.

L’artista olandese raccontato attraverso la visione dei capolavori concessi dal Kröller-Müller Museum alla mostra milanese tra i quali: Autoritratto del 1887, Ritratto di Joseph Roulin del 1889, Vista di Saintes Marie de la Mer del 1888, Testa di pescatore del 1883, Bruciatore di stoppie seduto in carriola con la moglie del 1883 e molti altri ancora.

Un percorso per immagini alla scoperta di un genio tormentato ed incompreso diventato una delle figure più significative nel panorama artistico europeo della seconda metà dell’Ottocento.

Incontro a cura di Laura Orlandi (storico dell’arte e giornalista) con proiezione di immagini.

Vincent Van Gogh (1853-1890) nasce a Groot Zundert, Olanda, ed  è avviato dal padre, pastore protestante, alla carriera di mercante d’arte: lavora dal ’69 al ’73 nella succursale della Galleria Goupil all’Aja, poi in quella londinese dal 1873 al 1875, infine nella sede centrale di Parigi.

Appassionato di pittura, nutre però un profondo disinteresse per il mestiere di mercante: così all’inizio del 1876 lascia d’improvviso l’impiego. È nel Borinage che scopre definitivamente nella pittura la sua vocazione, dopo un profondo esame di coscienza compiuto nell’estate del 1880 e testimoniatoci da una lettera al fratello Theo, fin da allora prodigo di aiuti, anche economici all’amato Vincent.  Lasciato il Borinage, dove aveva riempito i suoi taccuini di disegni ispirati alla vita dei minatori, Van Gogh si trasferisce dapprima a Bruxelles, studiandovi anatomia e prospettiva, poi nella nuova residenza famigliare di Etten. Nel dicembre del 1881 si reca all’Aja, dove sotto la guida del cugino Mauve, compie le prime esperienze pittoriche.  Dopo un soggiorno a Nuenen, presso la famiglia (1883-85) , e ad Anversa (1885-86) , si ricongiunge a Parigi con l’amato fratello Théo.  A Parigi frequenta l’atelier Cormon, dove conosce altri giovani come Toulouse – Lautrec e Anquetin, incontra artisti come Pissarro, Gauguin, Seurat, Signac e Bernard.

Si trasferisce ad Arles per ritirarsi a lavorare. Nel maggio del 1889 entra nell’ospedale psichiatrico di Saint Remy de Provence per sottoporsi a cure più assidue. Muore suicida il 29 luglio del 1890.

 

L’arte di Van Gogh
Spazio Lavit – Via Uberti 42 Varese
Martedì 25 novembre ore 21
Ingresso: 10 euro | Tesserati Parentesi: 5 euro
Per info: Tel: +39 0332 312801 | Mobile: +39 335 7119659
www.spaziolavit.com | info@spaziolavit.com www.associazioneparentesi.it

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Pubblicato il 22 Novembre 2014
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