Robur battuta sul filo di lana, ma è argento tricolore

È durato per tutti i 40′ di gioco il sogno della Robur et Fides, quello di cucire sulle maglie gialloblu lo scudetto del basket under 14. Nella finalissima giocata al “Pentagono” di Bormio, i ragazzi di Pagani sono stati autori di un testa a testa con la Unipol Virtus Bologna, con gli emiliani che l’hanno spuntata proprio sulla sirena.

Una palla persa da una Varese stremata in attacco ha infatti dato ai bianconeri il pallone per il contropiede vincente e per il canestro del definitivo 86-84 che ha affossato le speranze dei roburini, autori comunque di una splendida finale nazionale. Non sono bastata i “soliti” 30 punti di Somaschini, il giocatore più importante per l’attacco della squadra di Pagani; a lui si è unito un ottimo Caruso (23) mentre Bologna ha potuto contare sulla vena di Deri e Boni (25 e 18).

Il torneo disputato a Bormio ha messo in luce l’ottimo livello per quanto riguarda le rappresentanti cittadine: oltre alla Robur anche Pallacanestro Varese è riuscita a entrare tra le otto più forti d’Italia, finendo eliminata proprio nel derby cittadino. Poi, senza l’infortunato Seck, la squadra di Bianchi ha concluso ottava.


Virtus Bologna – Robur et Fides Varese 86-84 (22-20, 22-25, 17-21, 26-18)
Virtus Bologna: Cavallari 12, Boni 18, Arletti, Nicolini 4, Casarini 2, Paratore 3, Deri 25, Corradini 2, Lucarini, Nicoli 16, Bianchini 4, Lambertini. All. Pezzoli
Robur Varese: Zanasca, Torrente 6, Caruso 23, Somaschini 30, Valli, Civelli, Calcagni 7, Nicolini, Bessi 3, Dal Ben 2, Trentini 10, Schieppati 3. All. Pagani