Specialisti a confronto in Ticino sulle malattie epatiche
Ospiti della Fondazione Epatocentro Ticino, specialisti svizzeri ed europei si sono confrontati sulle novità scientifiche e tecnologiche
Dopo la notizia dell’accordo con il Politecnico Federale di Zurigo che dà all’USI il reale “via libera” alla Facoltà di Scienze Biomediche, Il Canton Ticino ha assistito a un importante confronto in ambito medico: il Simposio Ticinese di Epatologia che si è svolto a Manno – grazie all’iniziativa congiunta della Fondazione Epatocentro Ticino, ente di pubblica utilità per la promozione della ricerca scientifica e delle conoscenze con riferimento alle patologie del fegato, dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) e di Swiss Experts in Viral Hepatitis (SEVHep) .
II Simposio, appuntamento consolidato con le ultime novità legate alle malattie che colpiscono il fegato, è la conferma che il Canton Ticino è un importante punto di riferimento anche in ambito epatologico. Sono infatti oltre un centinaio i medici che sono giunti da tutto il Cantone per scoprire cosa c’è di nuovo nell’epatologia, disciplina in rapida evoluzione, e conoscere, per esempio, il domani delle patologie epatiche e gli sviluppi dei nuovi trattamenti per la cura dell’epatite C.
Tra gli argomenti sul tappeto l’intervento su una complessa malattia epatica, l’epatite autoimmune, ad opera di due tra i massimi esperti mondiali della patologia, riconosciuti anche come principali protagonisti nella cura della malattia da parte della comunità scientifica: Giorgina Mieli-Vergani, Responsabile dell’Unità di epatologia pediatrica del King’s College Hospital di Londra, e Diego Vergani, Responsabile del Dipartimento di Immunologia della University College di Londra.
Alla base della qualità professionale raggiunta c’è il dialogo continuo tra questi esperti e gli enti locali, in primis la Fondazione Epatocentro Ticino e l’Epatocentro Ticino che, per esempio, hanno avviato da tempo una collaborazione sia scientifica sia clinica con i Professori Mieli-Vergani e che da sempre lavorano a fianco a fianco per la cura dei pazienti trapiantati con gli Ospedali Universitari di Ginevra e Berna, quest’ultimo presente oggi al simposio con due relatori.
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