Alla Liuc insegnano a stare sui mercati del mondo

Ifor Ffowcs-Williams, il più noto consulente al mondo in materia di cluster organization, terrà una due giorni di formazione (11 e 12 febbraio) all'ateneo di Castellanza

incontro con Intercultura

Esattamente un anno fa gli industriali di Varese  annunciavano che all’interno della Liuc era stato realizzato il primo centro di ricerca italiano sui temi della competitività (Iec), affiliato al Microeconomics of competitiveness (Moc) affiliate network della Harvard Business School. Un passo importante per il nostro distretto industriale che in questo modo può confrontarsi e farsi conoscere in una rete internazionale prestigiosa dedicata ai temi della strategia aziendale e della competitività, in grado di generare una ricaduta positiva in termini di conoscenza, competenza e raccolta di risorse.

La rete, creata dal professor Michael Porter della Harvard Business School, può contare nel mondo su 110 scuole di 63 paesi diversi. Un modello in grado di ridefinire nel profondo il racconto dei territori industriali italiani e al tempo stesso rappresentare uno stimolo reale alla crescita della competitività, partendo proprio dalla presenza negli altri mercati.

In Italia “la nave scuola”, dove gli effetti del modello sono stati sperimentati, è rappresentata dal distretto della ceramica di Sassuolo, seguito dallo stesso Porter. Dall’acquisizione della Marazzi, da parte degli americani della Mohawk, al salto tecnologico necessario fino a rivedere in chiave innovativa l’intera cultura industriale del distretto, ha permesso a quel territorio di ritornare competitivo facendo leva non solo sulla qualità dell’intera filiera, necessaria ma non più sufficiente.

Il centro di ricerca Iec (Institute for Entrepreneurship and Competitiveness) della Liuc l’11 e il 12 febbraio organizza un incontro di formazione per imprenditori, manager e funzionari pubblici con Ifor Ffowcs-Williams, il più noto consulente al mondo in materia di cluster organization. Un’occasione per riflettere sulle dinamiche peculiari delle reti di imprese e istituzioni e per indagare i possibili sviluppi futuri di questa modalità organizzativa

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 10 Febbraio 2016
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