“Uno snap del professore”: la lezione arriva sui social
Nuova frontiera del professor Luca Piergiovanni, consulente del Ministero per la Scuola digitale, che ha costruito micro lezioni nel social più usato dagli adolescenti
È stato premiato dal Presidente della Repubblica. Ha collaborato alla stesura del Piano Nazionale della Scuola Diginale. Gira l’Italia formando docenti su nuovi contenuti e strumenti didattici. Ma tutto ciò non basta. Affascinato dai Social ha deciso di “piegarli” ai suoi interessi per continuare a fare ciò che gli viene meglio: l’educatore.
L’ultima frontiera del maestro Luca Piergiovanni è “Snapchat“: « È uno strumento che mi intriga. Nonostante la velocità, sono affascinanti gli strumenti che metti a disposizione».
Ha cominciato da osservatore: « Questo è un mondo in cui si muovono moltissimo i miei alunni, che ormai hanno abbandonato tutti i social frequentati dagli adulti. Li ho visti interagire, poi ho studiato le istruzioni, quindi ho testato la mia presenza facendo brevi video, passatemi il termine, “educativi. Si tratta di brevissimi interventi che Snapchat poi assembla, dove dò pillole di regole. Il tema di fondo è sempre quello: come muoversi in internet, quali vantaggi, quali pericoli, cosa occorre tenere presente e come valorizzare le proprie idee».
Dopo i primi segnali “sociali”, il seguito del prof ha cominciato a ingrandirsi: « Prima i miei alunni, poi il giro si è allargato e oggi ho un zoccolo di fan abbastanza fedele, tanto che protestano se salto il mio intervento quotidiano. C’è un bello scambio: mi danno idee, stimoli, mi fanno domande, come gestire gesti amori “tecnoliquidi”».
Così Luca Piergiovanni si è creato un’audience ulteriore dove può proseguire il suo compito di educatore: « Il mezzo è veloce ed è utile per messaggi brevi. Per altri lavori didattici più complessi è meglio affidarsi a piattaforme diverse, decisamente complete. Non sono il solo, comunque, a utilizzare snapchat in questo modo. Ci sono anche uno psicologo e un padre che dà consigli su come gestire i bambini».
Snapchat per i più piccoli e Instagram per i grandi: « Ho anche il profilo su Instagram che uso allo stesso modo. Il seguito, però, è di ragazzi più grandi e le domande diverse. La fascia degli adolescenti è sicuramente più semplice da gestire. E più divertente».
Il maestro cresce, evolve, si reinventa. Al passo con le nuove generazioni.
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