“No alle autocertificazioni? Ci aveva già provato l’Inps”

Sinistra Italiana interviene sulla decisione dell'amministrazione comunale di escludere i cittadini stranieri dall'autocertificazione delle proprietà. "INPS aveva già perso ricorsi"

carte burocrazia

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Sinistra Italiana sulla decisione del Comune di Gallarate di richiedere ai cittadini stranieri non più semplici autocertificazioni sulle proprietà nei Paesi d’origine, ma documenti in originale attraverso le rappresentanza diplomatiche in Italia. Era un passaggio che era stato annunciato già nei mesi scorsi ma di cui si è tornati a discutere di recente

Ci ha già provato l’INPS a non riconoscere le autocertificazioni prodotto da persone di origine straniera, in forza del DPR 445/2000. Lo stesso che viene citato dalla Regione Lombardia e dalla giunta gallaratese in relazione all’ISEE, mirato a escludere gli stranieri extracomunitari da eventuali riduzioni dei costi nella frequenza per esempio del nido, della mensa scolastica, di strutture diurne per disabili.

I vari ricorsi contro le decisioni dell’INPS sono stati però vinti. La ragione la spiega l’ASGI, associazione studi giuridici sull’immigrazione: il decreto legislativo 286/1998 riconosce allo straniero parità di trattamento nei rapporti con la pubblica amministrazione e nell’accesso ai pubblici servizi. Il citato DPR è fonte regolamentare e quindi non di rango legislativo. In parole povere un decreto legislativo supera i regolamenti.
E difatti l’ISEE viene per tutti calcolato sulla base di una dichiarazione sostitutiva unica, prevista dal DPCM 159/2013. DPCM che conferma che il patrimonio immobiliare eventualmente detenuto all’estero è oggetto di autocertificazione.

Più che un Lega del fare, abbiamo una Lega del parlare (per nascondere forse l’incapacità del fare).
Una Lega chiacchiere e distintivo, unicamente impegnata a mettere gli uni contro gli altri, i penultimi contro gli ultimi, italiani poveri contro stranieri poveri, senza riuscire e senza volere intaccare le cause della povertà. Anzi mantenendole inalterate, lasciando senza colpo ferire, che quotidianamente a italiani e stranieri vengano tolti diritti, reddito, dignità.
Una Lega che a livello locale preferisce spendere soldi pubblici per mettere le bandiere nuove della regione per i referendum, che a livello nazionale non vuole restituire i 48 milioni che deve ai cittadini italiani.

Sinistra Italiana Gallarate

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Novembre 2017
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