Nuovo cuore artificiale impiantato con successo a Niguarda
Il dispositivo di assistenza ventricolare di ultima generazione è stata impiantata in un uomo di 61 anni

Un nuovo tipo di “cuore artificiale” (tecnicamente si parla di VAD– dispositivo di assistenza ventricolare) è stato impianto con successo a Niguarda. Si tratta di un esemplare di ultima generazione, miniaturizzato che consente un tele-monitoraggio dei parametri, accessibile ai clinici 24 ore su 24, anche grazie ad un sistema automatico di alert-telefonico. L’intervento è stato portato a termine su un paziente di 61 anni con uno scompenso cardiaco ormai cronico, conseguente ad una grave infarto che aveva compromesso la funzionalità del ventricolo sinistro.
Il VAD in questione è il primo esemplare di questo tipo impiantato in Italia (in Europa si segnalano 15 precedenti). Quasi interamente in lega di titanio e acciaio, con una lunghezza intorno ai 5 centimetri e un calibro di 1,2 centimetri, il dispositivo funziona come una miniturbina che assiste il cuore nella spinta del flusso sanguigno dal ventricolo sinistro verso l’aorta. Rispetto ai dispositivi impiantati fino ad oggi ha un peso contenuto solo 100 grammi rispetto ai 300 “canonici”. La miniaturizzazione consente da un lato una maggiore mini-invasività e dall’altro la potenzialità di impiego anche su pazienti “taglia small”.
Come per tutti i VAD, il device è stato posizionato con un intervento cardiochirurgico nell’apice del ventricolo sinistro.
Il miglioramento tecnologico degli ultimi anni ha permesso di trasformare il VAD da “terapia ponte” in attesa del trapianto, a trattamento alternativo (destination therapy), in caso di controindicazioni all’intervento.
Trent’anni fa, nel 1988 Niguarda è stato tra i primi centri italiani ad aprire la via per l’utilizzo di questi dispositivi e da allora ne sono stati impiantati oltre 300. In futuro l’evoluzione tecnologica permetterà di disporre di VAD sempre più raffinati ed affidabili per il trattamento della quota crescente di pazienti con scompenso cardiaco cronico e refrattario alle terapie convenzionali.
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