Non solo ambulanze: Croce Rossa presidio per il territorio da 130 anni
Nel 1888 veniva costituito il Comitato di Gallarate, con il sostegno dei sindaci del territorio. Il ricordo durante la cerimonia di consegna della bandiera ai sindaci di oggi

Da centotrent’anni, un presidio sul territorio, attento a «ogni essere umano». Il Comitato di Gallarate della Croce Rossa Italiana festeggia quest’anno i centotrenta anni e lo fa rinnovando il patto con i sindaci del territorio.
Nella sede della Cri di viale XXIV maggio a Gallarate si è tenuta la cerimonia di consegna della bandiera della Croce Rossa che i sindaci esporranno per una settimana sui municipi. «Già nel 1888 il sindaco di Gallarate e gli altri sindaci si sono autotassati per sostenere la nascita del comitato, allora guidato da Leopoldo Ranchet» ricorda Mirto Crosta, presidente del Comitato della città dei due galli.
Crosta ha ricordato che il Comitato gallaratese – 32 dipendenti e 600 volontari – è attivo in quasi tutte le aree della CRI, dal soccorso al socio assistenziale, dal diritto umanitario all’assistenza ai migranti. «Ovunque per chiunque è il nostro motto 2018, esserci per tutti, per l’essere umano. In questo senso credo che ci avviciniamo alla sensibilità degli amministratori comunali», chiamati a garantire i diritti di tutti i cittadini».

Il saluto dei sindaci è anche un modo per ripercorrere l’impegno nelle diverse aree e progetti. Il primo cittadino di Somma Lombardo, Stefano Bellaria, ha ricordato ad esempio che nella cittadina vicino all’aeroporto la Croce Rossa ha consentito «di gestire una emergenza come quella di Case Nuove», legata alla presenza di persone senza alloggio gravitanti nell’area di Malpensa.
Andrea Cassani, sindaco di Gallarate, ha ricordato la recente manifestazione di educazione sanitaria in centro città, ma anche il lavoro che si sta concretizzando con il progetto Prossimità Urbane, per un punto di assistenza per persone con dipendenze (in linea con lo storico impegno Cri, nato negli anni dell’emergenza dell’eroina in stazione).
Claudio Montagnoli, sindaco di Arsago Seprio, ha ricordato i «corsi di primo soccorso» e l’impegno per realizzare la base per l’elicosoccorso Areu in paese, Giorgio Ginelli di Jerago con Orago ha ricordato l’impegno – dall’hub di smistamento di Bresso al territorio varesino – nella gestione dei migranti. Angelo Bellora (Cardano al Campo) e Filippo Gesualdi (Ferno) ha ricordato gli interventi attenti nel contesto intorno a Malpensa mentre Paola Saporiti (assessore di Cassano Magnago) e Mauro Croci sindaco di Sumirago hanno ricordato la forza dell’esempio di volontari e operatori Cri, «i sorrisi che rassicurano» e la presenza quotidiana «di fronte ad angosce, paure, preoccupazioni diffuse». Anche in una realtà piccola come Sumirago, dove la sede Cri è un presidio ben visibile, in cima alla collina.
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