P.O.W., il nuovo libro di Tito Olivato
Con il romanzo storico P.O.W., l’autore Tito Olivato mette in luce una pagina della storia assente nei libri scolastici: la battaglia di Cheren e i campi di concentramento inglesi

Con il romanzo storico P.O.W., l’autore Tito Olivato mette in luce una pagina della storia assente nei libri scolastici: la battaglia di Cheren e i campi di concentramento inglesi.
Protagonista è Guido (padre di Tito Olivato) che ha prestato servizio presso la caserma Ugo Mara negli anni Sessanta fino al 1972, anno della sua morte. Il romanzo pur trattando aspetti di vita famigliare, si concentra soprattutto sul conflitto tra gli anglo-sudanesi e gli italiani durante la seconda guerra mondiale, avvenuto nell’Africa Orientale Italiana.
Attraverso il protagonista Guido si viene a conoscenza delle scelte dei generali italiani, di Mussolini, delle strategie inglesi e della loro ferocia nei campi di concentramento a Massaua, a Zinda e a Mad-Wadani. Con un solido intreccio dei compagni di guerra e di vita dal 1941 al 1946, si mette in luce la solitudine e l’amicizia, la fame e gli stenti, le speranze e le crude realtà degli 800 italiani sopravvissuti dei 25.000 che erano. Uno spaccato storico che presenta al lettore molte novità tra cui altri campi di concentramento in India, ai piedi dell’Himalaya, dove Guido ha dovuto resistere con la forza della disperazione fino al novembre del 1946, cioè un anno dopo concluso il conflitto bellico. Ma perché questa permanenza forzata? Quale lo scopo degli inglesi di trattenere gli italiani prigionieri di guerra in India per così tanto tempo? La risposta inquietante sembra emergere proprio con la conclusione del romanzo.
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