Anche il pigiama fa tendenza e si indossa fuori casa!

Da Coco Chanel fino a oggi, il pigiama è diventato il migliore amico delle donne. Ha cambiato foggia, tessuto, colore, ma la sua eleganza e il suo fascino sono rimasti inalterati nel tempo, grazie alla sua adattabilità

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Da Coco Chanel fino a oggi, il pigiama è diventato il migliore amico delle donne. Ha cambiato foggia, tessuto, colore, ma la sua eleganza e il suo fascino sono rimasti inalterati nel tempo, grazie alla sua adattabilità. È da sempre il must have di tutte le donne, le fa sentire, contemporaneamente, libere ed eleganti.

Quando si nomina il pigiama, si pensa subito a un capo tra i meno attraenti che abbiamo nell’armadio, dentro il quale ci si raggomitola nelle fredde serate invernali. Chi non ricorda i pigiamoni informi, ma molto comodi che indossava Bridget Jones? Quest’anno è uscito dalle segrete stanze della camera da letto per vedere la luce del sole ed essere indossato a tutte le ore del giorno.

Il taglio ricorda quello maschile, abbottonato sul davanti, pantaloni ampi, a fiori, a righe o in tinta unita, ma sempre con un tocco sensuale e femminile.

È diventato un must, che non può mancare nel guardaroba di una donna attenta alle ultime tendenze. Il pigiama è stato ripensato, rivisitato, trasformato in un qualcosa di totalmente nuovo. Vi sorprenderà per la sua portabilità e la sua poliedricità. Adattabile a qualsiasi ora del giorno e della notte, andando da un’uscita informale con le amiche a un incontro di lavoro o a una serata mondana.

Se lo indossate per un’occasione elegante, un evento serale e volete essere veramente fashion, vi consigliamo il total velvet: i colori vanno dal verde, al blu, al vinaccia o il living coral, il colore del 2019.  Si tratta di una sfumatura fra il rosa e l’arancio, un colore delicato, ma molto seducente sia nei mesi invernali sia in quelli estivi.

Una particolare attenzione va alla scelta degli accessori: sono consigliati lunghe collane e lunghi orecchini. Anche le scarpe, con questa mise, diventano fondamentali: si consigliano le iconiche scarpe decolleté Slingback oppure un godibilissimo stivaletto a punta. Se volete dare un tocco in più al vostro look potete aggiungere un cerchietto, anch’esso in velluto o un foulard da avvolgere intorno al collo, il tutto in tinta. La vostra allure sarà evidenziata ancora di più.

Se, invece, preferite un look più casual, anche in quest’occasione il nuovo pigiama non vi tradirà e si trasformerà in un indumento prèt à porter. Cambiano anche i materiali: dimenticati il cotone felpato e la ciniglia, poiché sono sostituiti dal raso, dalla seta e dal broccato, molto più fluidi.

Potrebbe sembrare un look troppo azzardato, riservato a poche; invece, con i giusti accorgimenti, sta diventando il capo di abbigliamento più ambito dalle donne che desiderano essere fashion.

Oltre al pigiama, ci sono anche gli chemisier e le vestaglie da camera. Se volete essere un po’ più sbarazzine, potete indossare soltanto la giacca con paio di jeans, senza rinunciare a essere eleganti. Nelle fredde giornate invernali, di solito, è abbinato a una calda maglia in tinta.

Guardando alle sfilate delle maggiori case, le vetrine dei negozi si stanno riempiendo di giacche-pigiama, e pantaloni di seta profilata. I completi-pigiama, però, non sono una moda momentanea: in certi ambienti molto ricercati non sono affatto una novità.

Si è iniziato a usare il pigiama a livello mondiale durante il 18esimo e il19esimo secolo, solo dagli uomini ed esclusivamente di notte. Furono gli inglesi delle Indie orientali che lo fecero diventare un indumento da portare solo sotto le lenzuola, mentre gli indiani lo portavano di giorno.

Il pigiama è diventato un indumento ricercato anche dalle donne che lo sostituiscono alla camicia da notte. Agli inizi degli anni ’30, grazie a Coco Chanel, una delle più influenti stiliste nel mondo della moda, si trasforma in un abito da indossare sempre. A quell’epoca, il pigiama ha fatto la sua parte nell’emancipazione femminile, sia perché era comprato con i primi stipendi, sia perché era un indumento esclusivamente maschile, che la donna ruba dal suo armadio e fa proprio.

La tendenza dell’epoca era quella di un look molto più androgino. La donna cerca di uscire dagli stereotipi e lo fa anche nel campo della moda, infilandosi i pantaloni, cambiando i suoi canoni estetici. Vuole apparire più sicura di sé, una donna nuova, capace di innovarsi.

Il pigiama divenne ricercatissimo anche tra gli artisti: Zelda Fitzgerald, Luisa Casati, Salvador Dalì, Isadora Duncan e Garcia Lorca ne possedevano almeno uno. Tuttavia, colei che è diventata la vera icona dei pigiami è stata l’anticonformista Louise Book.

Da sempre, la moda ha cercato di sovvertire alcuni indumenti, dando loro un’altra chiave di lettura. Sulle passerelle abbiamo visto, nel corso degli anni, delle nuove interpretazioni, gli stilisti hanno dato al pigiama diverse forme, pigiami bikini, pigiami con i pantaloncini corti, pigiami con mutandina e pigiami trench. Negli anni ‘60, Irene Galitzine propone il pigiama-palazzo, che presenta morbidi pantaloni svasati in seta.

Il mondo cambia, ma il pigiama resta, rispecchiando la società del momento. Il suo successo continua e non conosce soste, si adegua ai gusti del momento: prova ne è il moltiplicarsi di brand che producono pigiami di lusso (scoprili su https://www.intimorosa.com/).

È diventato insostituibile: ogni donna ne vuole anche più di uno, per ogni istante della giornata e per tutte le occasioni. È diventato un indumento evergreen, la cui fortuna non conosce battute d’arresto, ma semplicemente si adatta e si trasforma per soddisfare le richieste del momento.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Maggio 2019
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