Parte il viaggio di 4 alpinisti: “80 km nella neve per protestare a Davos e difendere l’ambiente”

È partito da Busto Arsizio il viaggio di 4 alpinisti per protestare al World Economic Forum di Davos. Dovranno prima affrontare 80 km nella neve e 5.000 metri di dislivello

Se fosse una stagione normale, con normali nevicate e temperature invernali, il viaggio che quattro alpinisti hanno iniziato martedì mattina da Busto Arsizio non si sarebbe mai potuto fare. E invece loro sfrutteranno questa a-normalità per protestare contro le sue cause.

Giovanni Montagnani, Luca Fontana, Michele Dondi e Marco Tosi hanno infatti deciso di attraversare le Alpi per raggiungere Davos, dove è appena iniziata la 50esima World Economic Forum.

«Il cambiamento climatico è un dato di fatto, è un’emergenza da risolvere immediatamente. Secondo l’ultimo report IEA (2018) i sussidi globali per i produttori di combustibili fossili hanno superato i 300 miliardi e questo è inaccettabile – racconta Giovanni Montagnani, portavoce del progetto Your Path is to Nowhere-. Mentre noi saremo in viaggio, i leader mondiali che hanno contribuito all’erogazione di questi sussidi saranno nel cuore dell’ecosistema alpino a parlare di sostenibilità ambientale, dopo aver viaggiato per migliaia di km su mezzi di trasporto, come gli aerei, ad altissimo impatto inquinante».

Il gruppo di alpinisti ha così iniziato questo viaggio perchè «ai protagonisti di questa grande contraddizione vogliamo ricordare che esiste già una soluzione, tanto semplice quanto efficiente: finanziare la transizione ecologica in modo equo è possibile nel momento in cui si va a ridistribuire l’enorme capitale che ad oggi finanzia ogni anno l’industria del combustibile fossile, una delle più devastanti a livello ambientale e sociale».

alpinisti partenza busto

Il viaggio iniziato da Busto -e salutato dal sindaco Emanuele Antonelli e dall’assessore Laura Rogora- sarà a impatto zero e condotto in autosufficienza, grazie a ciò che sta negli zaini. Ci vorranno tre giorni per raggiungere Davos percorrendo 80 km e affrontando un dislivello di 5.000 metri. Oggi il gruppo arriverà in treno a Sondrio, poi con una navetta fino a Chiesa Valmalenco e da lì la prima salita a piedi fino a Chiareggio dove Don Renato ospiterà i quattro alpinisti per la notte nella sacrestia della chiesa del paese.

Davanti a loro 80km (che si sommeranno agli altrettanti del ritorno) da percorrere con gli sci, partendo dalla Valmalenco e attraversando la Valle del Forno e la Val Suvretta da S.Murezzan per arrivare alla Chamanna Jenatsch (2.653mt di altitudine) dove passeranno la seconda notte. E ancora su fino a raggiungere il Passaggio sul Piz Laviner a quota 3.000mt nella terza giornata, per poi scendere a Preda e Bergün e affrontare l’ultima risalita fino al Piz Ducan prima dell’arrivo a Davos Clavadel giovedì 24 gennaio. 

È possibile seguire la spedizione in tempo reale al link: https://share.garmin.com/mountainscaper 

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Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Gennaio 2020
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