Il kaki simbolo della pace di Morosolo compie venti anni

Niente festa per l'anniversario della pianta nata da un seme sopravvissuto alla bomba atomica di Nagasaki. I messaggi dal Giappone e i ricordi di chi l'ha vista nascere e fiorire, con la speranza di poterla festeggiare presto

Kaki tree project 2019

Un anniversario strano, come tutti i compleanni e le ricorrenze di questi giorni particolari a causa del coronavirus. Una festa che non ci sarà il 21 marzo, come programmato da mesi, ma che sarà rinviata a quando tutto questo sarà finito. Il kaki di Casciago compie oggi 20 anni, un traguardo importante per la pianta nata da un seme sopravvissuto all’esplosione atomica di Nagasaki (agosto 1945).

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Per festeggiarlo si sono mobilitate la scuola primaria Manzoni di Morosolo, gli ex alunni, i ragazzi che hanno visto crescere e fiorire questo segno di pace piantato nel prato davanti alla chiesa sconsacrata di san Giovanni insieme ai loro genitori, alle istituzioni cittadine, il Comune, la Proloco e tanti altri. Purtroppo l’evento previsto per sabato 21 marzo, primo giorno di primavera, non potrà svolgersi e così gli origami arancioni, colore che da sempre accompagna le celebrazioni, saranno tenuti in un cassetto per i prossimi compleanni: sul canale YouYube del Comune di Casciago c’è un video tutorial per imparare a realizzarli.

LA STORIA DEL KAKI – Il kaki di Casciago ha aderito al “Kakj Tree Project“, un’iniziativa partita dal Giappone nel 1994 quando il dottor Ebinuma riuscì a far nascere nuove piantine con i semi dei primi frutti dell’unico albero sopravvissuto al bombardamento atomico di Nagasaki, facendole diventare un simbolo di pace. Successivamente Tatsuo Miyajima, artista giapponese, ideò un progetto artistico destinato ai bambini. La comunità di Morosolo è stata tra le prime ad aderire all’iniziativa e di anno in anno ha festeggiato il compleanno della piantumazione del Kaki, avvenuta il 18 marzo del 2000.

COME È ARRIVATO IL KAKI A MOROSOLO – Nel 1999 alla Biennale di Venezia fu esposta l’opera di Tatsuo Miyajima dedicata proprio alla piantina nata dal seme di pace. Una casciaghese, Anniva Anzi, scoprì il progetto alla mostra in Laguna e lo  portò alla scuola primaria “Alessandro Manzoni” di Morosolo, allora frequentata dalla figlia Marta. Da quel momento le maestre e gli alunni della scuola primaria celebrano ogni anno il compleanno del kaki.

IL MESSAGGIO DAL GIAPPONE – Per il ventennale, come già successo per il decimo compleanno, sarebbe dovuta arrivare a Casciago una delegazione dal Giappone, composta da autorità del Sol Levante e dall’artista Tatsuo Miyajima. Non potendo essere presenti di persona, i giapponesi hanno mandato un video per salutare l’Italia e augurare un pronto riscatto al nostro Paese, impegnato nella battaglia contro il coronavirus.

IL MESSAGGIO DI ANNIVA ANZI – La “madrina del kaki” ha voluto augurare buon compleanno alla piantina simbolo di pace e a tutti i ragazzi e le ragazze, ormai uomini e donne, che hanno potuto accompagnare il cammino del “Kaki Tree Project” fino al compimento del 20esimo anno: «Cari amici, oggi per noi è una giornata cara: 20 anni fa piantavamo un ramoscello che arrivava dal Giappone, il “figlio” di un Ibakujumoku. Sono stati anni intensi di lavoro e di amicizia. Ho ancora nelle orecchie l’urlo del Riccardo Blumer che mi telefonò quella mattina di 8 anni fa: ”Anniva, vieni su, hanno distrutto il kaki”. Io ero in ospedale con il mio cuore matto, telefonai a Cristina Carcano (una delle maestre della scuola di Morosolo che hanno accompagnato l’avventura del kaki in questi 20 anni insieme ad Alessandra Azzoni, Roberta Malnati, Paola Pozzi, Paola Locatelli e tutte le altre insegnanti), eravamo sconvolte. Nando Pozzi fu il nostro Ebinuma e dal povero tronchetto sfilacciato rispuntarono gemme, foglie e dei buonissimi kaki. Ora siamo noi in un momento di difficoltà e riusciamo a capire da vicino quale è il grande bisogno del ricordo».

IL MESSAGGIO DI CHICCO COLOMBO – L’artista di Cazzago Brabbia negli anni ha accompagnato l’avventura del kaki di Casciago. Dieci anni fa ideò una storia, che ha ripostato sui propri canali social proprio oggi: «20 Anni fa, a Casciago, si piantava un ramoscello di un albero Kaki proveniente da Nagasaki, era un caco sopravvissuto alla bomba atomica e grazie ad un progetto internazionale anche Casciago fu coinvolta. La scuola di Morosolo e alcuni cittadini ne hanno curato la crescita sino ad oggi. Al decimo compleanno avevo realizzato una storia con il Kamishibai, il teatro tradizionale di carta giapponese. Oggi nel giorno del 20° compleanno la ripropongo. Ci sarebbe dovuto essere un evento per celebrare questa ricorrenza, ma il virus ci impedisce di realizzarlo. Grazie a tutti coloro che hanno a cura il kaki di Casciago».

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Pubblicato il 18 Marzo 2020
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