Martedì giorno di spesa, a chilometro zero

Dal contadino della zona al consumatore: grazie al progetto dell'Alveare la spesa sostenibile è più semplice. Sono già 350 gli iscritti

Spesa Alveare

Dalla carne agli ortaggi, dalle uova alla frutta: la spesa a chilometro zero è possibile. Tanti sono i prodotti distribuiti dall’Alveare di Sesto Calende, il mercato degli agricoltori a chilometro zero che ha raccolto la sfida del network “L’Alveare che dice sì”, progetto nato in Francia nel 2014 ma approdato nel corso degli ultimi anni in tutto Europa, con oltre 170 punti di distribuzione nella sola penisola.

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La spesa all’Alveare di Sesto 4 di 7

«La nostra iniziativa – racconta Norma Bossi, gestore dell’Alveare di Sesto Calende – consiste nel mettere a disposizione una piattaforma online che raccoglie il catalogo di una serie di produttori locali, selezionati direttamente dell’Alveare. Precedentemente sono stata una cliente anch’io e ho pensato che a molte persone potesse interessare un cambiamento nello stile dei propri consumi».

Ed è così che l’autunno scorso, nel settembre 2019, Norma ha formato una vera e propria squadra di produttori locali per dare vita, tra fornitori e clienti, a una community improntata sui concetti cardine di sostenibilità e riduzione degli sprechi.

In meno di un anno le iscrizioni all’Alveare hanno velocemente superato le 350 persone di cui una trentina di acquirenti fidelizzati, che ogni martedì si ritrovano per la distribuzione degli alimenti acquistati online durante la settimana.

«La media dei prodotti rispetto all’Alveare – aggiunge Norma – è di circa 17km, mentre il chilometro zero per definizione arriva fino ai 250km. A Sesto Calende reperiamo infatti tutto all’interno della provincia, fatta eccezione per un paio di uscite: una verso Milano e una a Borgomanero (provincia di Novara, ndr). La nostra è una realtà solida e che porta con sé anche una scelta etica, dal momento che accorcia i numerosi passaggi della grande distribuzione».

Una spesa a cadenza settimanale ma, soprattutto, completa grazie all’unione dei diversi contadini presenti al momento delle consegne: «Basta poco tempo per abituarsi alla ciclicità della spesa settimanale – sottolinea il gestore -, la distribuzione degli alimenti avviene di norma al martedì, (ore 18:30), quando ci si ritrova a ritirare i prodotti acquistati in via Marconi da Ondoli Agristore. Si tratta semplicemente di organizzarsi e calcolare la chiusura della vendita entro la domenica sera (23,59 ndr). La presenza fisica dei produttori locali permette di creare un rapporto di fiducia con i clienti che hanno l’occasione di conoscere ciò che acquistano potendo parlare tutti insieme di cibo, sostenibilità e ricette. Si entra così a far parte di una community e si crea un’abitudine virtuosa che estende la sostenibilità anche in altri settori al di fuori dell’alimentazione. È chiaro che “programmare una spesa” richieda uno sforzo in più però, al contempo, evita sprechi e spese inutili come alcune offerte davanti alle casse dei negozi. Conoscere inoltre la fatica di chi ha lavorato al prodotto aiuta sicuramente a valorizzarne e apprezzarne ogni suo aspetto».

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Pubblicato il 03 Marzo 2020
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