Armando Spataro spiega le ragioni del No
L'Anpi di Varese "Comandante Claudio Macchi" ha organizzato una videoconferenza con l'ex magistrato, che sostiene il No al taglio dei parlamentari. "Non si risparmia sulla democrazia"
Un No convinto e da spiegare: l’Anpi è impegnata a tutto campo per le ragioni del No al referendum del prossimo 20-21 settembre. A Varese la sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha promosso, per l’11 settembre alle 18, un incontro in videoconferenza con Armando Spataro, ex procuratore a Torino e procuratore aggiunto a Milano (nella foto, d’archivio, durante un intervento a Gallarate).
«Pochi giorni or sono ho sentito un buon intervento di Gian Maria Flick su RaiNews24» dice Claudio Macchi, presidente della sezione varesina Anpi. «Oltre ad altre interessanti osservazioni, mi ha colpito una battuta, solo apparentemente banale “con le riforme costituzionali si sa cosa si lascia e non si sa cosa si trova”. Mi è andato il pensiero alla riforma del titolo V della Costituzione, frettolosamente approvata sul finire di una passata Legislatura (nel 2001), per inseguire i leghisti sul terreno del trasferimento di poteri alle Regioni, vittima predestinata la sanità. La più recente conseguenza: per intervenire sul covid abbiamo trovato tante ricette quante sono le regioni, ma tutte diverse e contraddittorie. Il Presidente della Sicilia tiene banco prendendosela con i migranti. Quello della Lombardia, un tempo culla della prevenzione, ora avanguardia del contagio, fa costruire centinaia di letti di terapia intensiva alla fiera di Milano con tanto di sale operatorie, inutilizzate (fortunatamente)».
«Non voglio evocare questo cattivo esempio per fare la Cassandra nel nostro caso, relativo ad una riforma costituzionale, ma le perplessità sulle sue future ricadute sono forti. Si vorrebbe lasciare un Parlamento minato dalla scarsa qualità di parecchi suoi componenti, proposti dai partiti e votati dal popolo. Si rischia di trovare un nuovo Parlamento, comunque minato dalla scarsa qualità dei suoi componenti, ridotti di numero e quindi ancor più strettamente soggetti al controllo dei partiti, con minore rappresentatività di minoranze politiche e territoriali. Giova in termini significativi all’economia e alle finanze del Paese? Si può prospettare un salto in avanti della democrazia? Di certo si sazierebbe la brama ideologica di lotta alla “casta” che si vorrebbe cancellare e sostituire, ma con chi? Sono interrogativi che meritano risposta».
Modera l’incontro Riccardo Conte, avvocato e vicepresidente Anpi Varese. Per seguire l’incontro: GoToMeeting, codice 419-013-709
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