Interrogato il sindaco di Cassano Magnago, nuove accuse: truffa allo Stato e appropriazione indebita

Prosegue l'inchiesta della procura di Busto Arsizio su corruzione, abuso d'ufficio e turbativa d'asta nel comune di Cassano Magnago. Sentito per 8 ore Poliseno che avrebbe usato i soldi del partito per pagare l'affitto del suo ufficio

nicola poliseno firma

Il sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno, già sotto inchiesta per la vicenda della costruzione di un supermercato, è stato interrogato nei giorni scorsi dal sostituto procuratore di Busto Arsizio Nadia Alessandra Calcaterra relativamente ai fatti già emersi negli scorsi mesi e in merito a due nuove ipotesi di reato.

Oltre ai reati di corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio piombati sulla testa del sindaco, del suo vice Osvaldo Coghi e dell’ex-amministratore di Sieco Antonio Frascella, ora la Procura indaga anche per truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita.

Le nuove ipotesi di reato della procura di Busto Arsizio

Secondo quanto emerso, infatti, Nicola Poliseno negli scorsi mesi avrebbe pagato gli straordinari di una sua dipendente utilizzando la cassa integrazione Covid. L’amministratore pubblico, infatti, porta avanti anche una sua attività privata e negli scorsi mesi ha usufruito, come moltissimi imprenditori in Italia, del provvedimento del Governo per limitare i danni economici causati dalla pandemia. Secondo gli investigatori, però, Poliseno non solo avrebbe fatto lavorare la dipendente anche nelle ore di cassa ma anche qualche ora in più rispetto al normale orario di lavoro, utilizzando di fatto i soldi della cassa per coprire gli straordinari. Sempre realtivamente alla sua attività dalle perquisizioni effettuate dalla Finanza sarebbe emerso anche il pagamento di alcune mensilità di affitto del suo studio privato con i soldi del coordinamento di Forza Italia. Questo secondo reato, però, sarebbe procedibile solo in caso di querela di parte, cosa che non è ancora avvenuta ma che il responsabile (il consigliere regionale Angelo Palumbo, ndr) ha ancora tempo per presentare.

La difesa del sindaco di Cassano Magnago

Il difensore di Poliseno è l’avvocato Federico Papa che ha subito voluto precisare una cosa: «L’interrogatorio lo abbiamo richiesto noi nonostante non sapessimo nulla dell’ipotesi investigativa iniziale. Riguardo alle nuove contestazioni emerse abbiamo spiegato come in tempi non sospetti (a gennaio scorso) il mio assistito abbia annullato la procedura per la cassa integrazione a causa di una serie di difficoltà nel valutare gli orari di lavoro della sua dipendente tra lavoro in presenza e smart working – spiega Papa – e questo è stato fatto ben prima di conoscere i contenuti dell’interrogatorio. I soldi già incassati dall’Inps verranno restituiti all’ente previdenziale».

Riguardo alla seconda accusa il legale non nasconde una certa amarezza: «In questo caso sembra che ci sia un accanimento nei suoi confronti anche perchè il reato non è qualificabile per mancanza di querela di parte. Stiamo parlando di un banale scambio di libretto degli assegni in quanto il mio cliente ha sì pagato tre mensilità con i soldi di un conto corrente non suo, ma solo per errore perchè anche lui ha il conto nella stessa banca. Stiamo parlando di soldi su un conto corrente comune che fa riferimento al gruppo di maggioranza di cui Poliseno fa parte, sul quale gli appartenenti versano liberamente dei soldi per il mantenimento della sede, per le campagne elettorali e gli eventi politici. Non si tratta di soldi di Forza Italia ma della lista civica che lo sostiene e di cui fanno parte anche altre forze politiche che fanno riferimento al centro destra».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Febbraio 2021
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