La “rincorsa” alla Dakar di Eugenio Amos è iniziata con un secondo posto

Il pilota varesino è tornato in gara (con Paolo Ceci) al Rally del Kazakistan valido per il Mondiale: ha concluso secondo di classe T4 e settimo assoluto. E a gennaio punterà al raid più celebre

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Eugenio Amos ha trovato risposte positive dal Rally del Kazakistan, dopo un’assenza dalle corse che iniziava a essere lunga. Il pilota varesino, specializzatosi nei raid anche grazie alla sua esperienza “dakariana”, ha partecipato alla gara nell’ex repubblica sovietica con l’intento di dare l’assalto al Mondiale nella categoria T4 e di preparare il proprio ritorno alla Dakar nel 2022.

Una partecipazione, quella kazaka, molto interessante: su un buggy Can-Am gestito dal team tedesco South Racing, Amos e il navigatore toscano Paolo Ceci hanno vinto quattro delle cinque prove speciali nella propria classe, chiudendo secondi nelle vetture T4 alle spalle dell’equipaggio formato dall’americano Austin Jones e dal brasiliano Gustavo Gugelmin. Per Amos e Ceci anche un prezioso settimo posto assoluto nel raid vinto dalla coppia argentino-spagnola formata da Lucio Alvarez e Armand Monleon a bordo di una Toyota Hylux.

In pratica per Amos è stata “fatale” la prima tappa nella quale Jones ha accumulato quasi 40′ di vantaggio sul buggy italiano che ha perso tempo dopo essersi cappottato su una duna («a “due all’ora”, senza capire come mai» spiega). Dal secondo giorno di gara, il pilota varesino ha cominciato a rosicchiare minuti all’americano che però ha gestito bene il margine arrivando sempre a ridosso del buggy di Amos e Ceci i quali alla fine si sono classificati con mezz’ora di distacco.

«La nostra prova è stata senza dubbio positiva – spiega Amos a VareseNews – Grazie alle speciali vinte abbiamo portato a casa un bel bottino di punti mondiali, inoltre la collaborazione con Paolo è stata senza dubbio ottima. Da motociclista ha imparato a navigare molto bene in queste condizioni e la sua esperienza mi è servita per essere più veloce. E poi non gareggiavo da tempo, ma mi sono trovato presto a mio agio».

La gara kazaka era valida come seconda prova di Coppa del Mondo Cross Country: la prima in Andalusia è stata vinta da Nasser Al Attiyah (generale) e dallo stesso Austin Jones in classe T4. La competizione iridata si articola su sette gare ma la classifica prevede che ogni pilota conti le migliori cinque prestazioni; la prossima tappa in programma è il Silk Way Rally tra Russia e Mongolia nella prima decade di luglio. «Ci saremo, perché il nostro programma prevede la disputa di cinque prove iridate, quelle dove la navigazione è più importante: teniamo a fare bene nel mondiale e arrivare pronti per la prossima Dakar». E d’altra parte il Silk Way è nel cuore di Amos che nel 2017 vinse una tappa (assoluta, non di classe) e arrivò a ridosso del podio.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Giugno 2021
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