Il battistero di San Giovanni a Varese diventa la “casa” dei rondoni pallidi

La specie protetta osservata in centro città dopo 27 anni. Lipu e Gruppo Insubrico di Ornitologia hanno riaperto le "buche pontaie" dell'edificio storico per permettere la nidificazione

Rondone pallido a Varese

Al rondone piace il Battistero di San Giovanni. Una notizia di quelle che rallegrano gli amanti della natura, e non solo. La raccontano Lipu e Gruppo Insubrico di Ornitologia.

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A Varese è stata segnalata la nidificazione del rondone pallido (Apus pallidus); si tratta di una specie a rischio di scomparsa la cui presenza nel nord Italia è limitata a poche città e Varese è l’unico Comune della provincia ad ospitare una piccola colonia nidificante. La presenza del rondone pallido è stata osservata in città dopo 27 anni dall’ultima segnalazione.

Rondone pallido a Varese

La scoperta è avvenuta nell’ambito del progetto Sulle Ali dei Rondoni, il censimento delle colonie di rondoni con il coinvolgimento dei cittadini e coordinato da Lipu e Gruppo Insubrico di Ornitologia.

Tra i pochissimi siti interessati, c’è proprio il Battistero di San Giovanni: grazie alla collaborazione tra il Comune di Varese e la parrocchia di San Vittore, è stato possibile intervenire con l’apertura delle buche pontaie occluse per evitare la proliferazione dei piccioni, presenza problematica in molte città (le buche pontaie sono quei buchi fatti intenzionalmente in una muratura per sostenere un’impalcatura di ponteggio. Le buche pontaie si trovano soprattutto nelle opere dell’edilizia medievale, sebbene esistano almeno dall’epoca romana).

L’intervento è consistito quindi nella parziale riapertura delle buche pontaie, che in modo selettivo consentiranno l’accesso alle specie di interesse conservazionistico, tra cui il rondone pallido, e lo impediranno ai piccioni.

«Davvero un bel giorno per la biodiversità urbana di Varese – dice Milo Manica, coordinatore di progetto- : si tratta del coronamento di tanti sforzi da parte degli 80 volontari che stanno mappando la presenza delle colonie in tutta la provincia. Un ringraziamento all’assessora all’Ambiente Nicoletta San Martino e al prevosto monsignor Luigi Panighetti per la collaborazione intrapresa e il supporto all’iniziativa che ha permesso di intervenire a favore della specie».

Il 22 aprile, con l’avvio del secondo anno di monitoraggio, ci sarà a Varese un incontro aperto al pubblico.

I rondoni pallidi

I rondoni pallidi sono uccelli migratori, che compiono 10.000 km tutti gli anni per spostarsi dall’Africa subsahariana al bacino del Mediterraneo per nidificare. La loro presenza in nord Italia è limitata a poche città e Varese è l’unico Comune della provincia ad ospitare una piccola colonia nidificante.

Questi uccelli insettivori in estate svolgono la funzione di insetticidi naturali: consumano infatti migliaia di insetti al giorno, predandoli in volo. Tutelarli significa salvaguardare la biodiversità delle nostre città e vivere in ambienti più sani. L’azione intrapresa dovrebbe consentire la crescita numerica degli individui della colonia, che sarà monitorata con interesse negli anni a venire.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Aprile 2022

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