Emilia Romagna: il mercato immobiliare nel 2022
Il mercato immobiliare in Emilia Romagna si caratterizza per una particolare vivacità, anche grazie alla presenza di numerose località turistiche
Il mercato immobiliare in Emilia Romagna si caratterizza per una particolare vivacità, anche grazie alla presenza di numerose località turistiche. Eppure nel corso degli ultimi anni si è assistito a una riduzione clamorosa dei prezzi al metro quadro: nel 2014 la quotazione media era di 2.182 euro, mentre adesso è di 1.838 euro. Il picco negativo è stato raggiunto non durante il periodo più grave della pandemia da coronavirus, ma subito prima, nella seconda metà del 2019: all’epoca il prezzo medio era di circa 1.750 euro al metro quadro. Nel corso degli ultimi tempi, però, il mercato pare essersi risollevato.
Il mercato degli affitti
Se i prezzi delle case in vendita a Bologna e nel resto della regione sono in rialzo solo da poco, la situazione è diversa per il mercato degli affitti. In questo caso, infatti, la crescita dei prezzi rappresenta una costante da non meno di 4 anni. Basti pensare che il prezzo medio del canone di affitto di un immobile in regione era nella prima parte del 2018 pari più o meno a 8 euro e 40 centesimi al metro quadro, a fronte degli 11 euro e 60 centesimi odierni. Ecco perché allo stato attuale, se si tiene conto della crescita costante dei canoni di affitto, è molto conveniente investire in Emilia Romagna nel settore immobiliare. Certo, resta da capire dove farlo.
Quali sono le zone su cui puntare
Le aree di Imola, di Rimini e di Bologna sono le più attrattive. A Imola, per esempio, il prezzo medio degli immobili è di 1.650 euro al metro quadro, ed è facile intuire che uno dei motivi sia rappresentato dalla posizione strategica della città, vicina a località balneari ma anche a città come Ravenna e Bologna. Come si può facilmente intuire, una delle città più costose è Rimini, con immobili che hanno una quotazione media di poco più di 2.500 euro al metro quadro, a fronte dei 2.340 euro al metro quadro di Bologna e dei 2mila euro al metro quadro di Ravenna. Piacenza è la città più economica, con una quotazione di 1.270 euro al metro quadro, mentre Ferrara e Reggio Emilia si attestano rispettivamente a 1.306 euro e 1.490 euro al metro quadro.
Casavo e la compravendita di immobili
Per rendere più veloce la compravendita di un immobile è sempre possibile affidarsi a Casavo, una start up che è stata creata con lo scopo di favorire l’innovazione nel comparto immobiliare. Casavo si propone come un instant buyer, vale a dire un acquirente immobiliare istantaneo, che vuole rendere molto più veloce il processo di acquisto e di vendita delle case e degli immobili in generale. In questo modo viene garantito un valore aggiunto ai compratori e ai venditori, anche perché i tempi di transazione si riducono in misura consistente, andando a rimediare a un problema molto diffuso nel settore immobiliare.
Come funziona Casavo
Casavo assicura l’acquisto diretto della casa in non più di 30 giorni. Dopo che è stato comprato, l’immobile è ristrutturato, e solo a quel punto può essere riproposto sul mercato. In questo modo viene garantito un significativo aumento di valore; la vendita viene agevolata e al tempo stesso si contribuisce a un miglioramento costante del patrimonio immobiliare. Il funzionamento di Casavo si basa su un sistema di valutazione automatizzato e su un algoritmo che comprende molteplici parametri, tenendo conto di diverse variabili di ordine qualitativo e quantitativo. I venditori conoscono il valore del proprio immobile e, nel giro di 48 ore, ricevono un’offerta di acquisto che ovviamente sono liberi di accettare o di rifiutare. La tecnologia e l’efficienza operativa sono i punti di forza di questo modello, che mette a disposizione del cliente un processo completo e semplice, senza che vi sia bisogno dell’intermediazione di un ufficio notarile o di un’agenzia.
Non solo Italia
A dimostrazione dell’importanza di Casavo, questa piattaforma da ormai più di due anni e mezzo è presente anche all’estero: nel gennaio del 2020, infatti, ha creato una sede operativa a Madrid, dando vita a un team di oltre 10 dipendenti dedicato solo alla Spagna, dove il mercato è ritenuto strategico anche perché ha caratteristiche per molti versi paragonabili a quelle del mercato italiano.
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