“Gli spacciatori ancora al lavoro tra Sumirago, Quinzano e Albusciago”
A giugno i carabinieri avevano smantellato una serie di bivacchi, ma l'attività continua, dicono Stefano romano e il gruppo Melo-Noi per Sumirago. Che hanno presentato un esposto al prefetto e alle forze dell'ordine
I boschi di Sumirago sono «un habitat ideale per un’attività quale la cessione di sostanze stupefacenti». Lo denunciano il consigliere comunale di Sumirago Stefano Romano e Alessandro Smillo , responsabile sicurezza e legalità per il Gruppo Meloni – Noi per Sumirago, che hanno presentato un esposto sullo spaccio di droga nelle aree boschive del Comune tra le colline tra Gallarate e Varese.
Il tema è ormai annoso, nel senso che sono alcuni anni che si è tornati a parlare di una presenza frequente di spacciatori nei boschi, a fronte di una domanda in crescita nel mercato della droga, in tutti i suoi “segmenti” (dall’hascisc alla cocaina, oltre al gran ritorno dell’eroina, in diverse forme).
Se le zone tra Saronnese e Tradatese hanno fatto notizia per omicidi e violenze legate al controllo del mercato, se l’area della montagna sopra Varese pone problemi anche di fruizione dei boschi in zone a vocazione turistica, non mancano infatti anche le segnalazione sulle aree tra Gallarate e Varese, tra Sumirago, Jerago, Albizzate. Con tanto di operazioni dei carabinieri per contrastare lo spaccio che è diventato anche “stanziale” (con bivacchi allestiti nel bosco..
L’esposto del Gruppo Meloni di Sumirago è stato inviato al Prefetto, alla Questura di Varese e al Comando Provinciale dei Carabinieri di Varese,
«In seguito alle segnalazioni giunte da alcuni cittadini che hanno constatato la presenza e persistenza di spacciatori nelle aree boschive di Sumirago ho presentato un esposto al Sig. Prefetto, interessando le Forze di Polizia e Carabinieri al fine di individuare delle soluzioni e azioni continuative sul nostro Comune. Gli spacciatori, presenti soprattutto nell’area di Quinzano e Albusciago, godono della tranquillità offerta dalla zona per attuare l’attività di spaccio di droga» dice Romano. «Su questo tema, lo scorso anno avevamo sollecitato e ottenuto la riunione del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza in seguito al quale è stata effettuata qualche operazione che sembra aver sortito degli effetti di breve durata».
«La presenza dello spaccio, oltre a rappresentare un problema sociale e di sicurezza, allontana i cittadini, singoli e famiglie, dal frequentare le aree boschive e questo lo ritengo una limitazione alla libertà personale di ogni individuo. Ringraziamo le forze di Polizia e i Carabinieri per la disponibilità dimostrata nell’ascolto della questione spaccio esposta nel corso dell’incontro dello scorso giovedì e dell’assicurazione di un interessamento per la risoluzione del problema. Polizia e Carabinieri assicurano, con un lavoro costante, la tutela e l’incolumità dei cittadini, lavoro prezioso al quale va il nostro plauso. Siamo fiduciosi in un intervento importante da parte del Sig. Prefetto su questo tema per porre fine a una situazione che grava in una zona che deve ritrovare la propria tranquillità» conclude il capogruppo Meloni – Noi per Sumirago.
Ni per Sumirago è una forza di minoranza, nel paesino. Nei mesi scorsi anche gli amministratori avevano organizzato una assemblea per fare il punto sulla questione.
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