A Oggiona la cena solidale a sostegno del Comitato Maria Letizia Verga
Seconda edizione dell'iniziativa benefica a sostegno dell'associazione che ha sostenuto una famiglia del paese, che si è trovata a lottare contro la malattia del figlio

“Ho visto una formica,
in un giorno freddo e triste,
donare alla cicala
meta’ delle sue provviste.
tutto cambia: le nuvole,
le favole, le persone…
la formica si fa generosa…
e’ una rivoluzione!“
(Rivoluzione, Gianni Rodari)
E’ leggendo la poesia “Rivoluzione” di Gianni Rodari che, venerdì 15 dicembre, nel Comune di Oggiona con Santo Stefano, si è aperta la seconda edizione dell’iniziativa solidale “Una cena per donare, una cena per fare del bene” a favore dell’Associazione “Comitato Maria Letizia Verga” di Monza.
La “Cena Solidale” si è tenuta nei locali dell’Oratorio San Paolo di Santo Stefano, messi gentilmente a disposizione dal parroco Don Fiorenzo. Obiettivo dell’evento benefico: raccogliere fondi per la ricerca sulle leucemie infantili.
Il “Comitato Maria Letizia Verga” è stato di sostegno a una famiglia del paese, che si è trovata a lottare contro il brutto male del figlio. Il piccolo ha vissuto momenti terribili, ma grazie all’aiuto di tutti, operatori, Comitato, genitori e comunità sociale, scolastica e pastorale ha finalmente vinto la battaglia più grande.
L’appuntamento ha visto la partecipazione di molti cittadini accorsi per sostenere le attività dell’Associazione “Comitato Maria Letizia Verga” di Monza, rappresentata in sala dalla Vicepresidente Rosanna Gnani Lupieri e da un membro dell’associazione, la signora Laura Marchetto. Hanno inoltre preso parte all’iniziativa il Dirigente Scolastico Ilaria Maci dell’Istituto comprensivo Galvaligi, di cui il plesso della primaria di Santo Stefano fa parte, e l’assessore ai servizi educativi e alla cultura del Comune, la Dott.ssa Ing. Tiziana Crolla, il corpo docenti e le famiglie dei bambini che frequentano la scuola primaria G. Cantore di Santo Stefano.

«L’obiettivo dell’evento non è solo quello di donare per lo studio e la ricerca di questo male terribile, ma anche quello di trovare fondi per creare spazi per le famiglie dei piccoli in degenza», ha spiegato la Vicepresidente del Comitato, Rosanna Gnani Lupieri.
Come è stato sottolineato, “donare diventa una rivoluzione”, perché nel suo significato primario la rivoluzione è un «rivolgimento, un “rovesciamento”, indica un “ritorno”». La rivoluzione comporta un radicale cambiamento. E donare è un atto rivoluzionario, perché è un atto di amore verso l’altro. E ciò che ne deriva – e che ne ritorna – è qualcosa di enormemente grande che tocca le persone, nel loro profondo».

Rosanna Gnani Lupieri ha raccontato come è nata l’associazione e quale fu l’intento che unì il gruppo di genitori al timone del Comitato, tra cui il padre di Maria Letizia, il signor Giovanni Verga. Lo scopo era offrire assistenza medica e psicologica ai bambini ammalati di leucemia.
«Il comitato Maria Letizia Verga è stato nel corso degli anni una vera e propria alleanza terapeutica tra operatori sanitari, genitori, malati e società civile per curare i bambini colpiti dalla leucemia, e anche per aiutare i genitori ad affrontare le difficoltà pratiche e psicologiche che ne derivano» ha aggiunto la Vicepresidente dell’Associazione.
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