PRESENZE, una selezione di sculture del primo novecento italiano in mostra a Pietrasanta

La scultura e l'arte tessile sono due espressioni artistiche che hanno attraversato i secoli, evolvendo e rinnovandosi continuamente

seo giugno 2024

Pietrasanta, culla della tradizione scultorea italiana, accoglierà nei prossimi giorni una mostra d’arte di grande rilievo culturale: “PRESENZE – sculture del primo novecento italiano“. La mostra riunisce un’eccezionale selezione di 13 capolavori scultorei del primo Novecento, verrà inaugurata il 15 Giugno dalle ore 19.30 in Via P. E. Barsanti, 34.

PRESENZE è promossa da Moranditappeti.it, azienda leader nel settore dei tappeti d’arte e di design annodati a mano. Abbiamo avuto il piacere di conoscere Fabio Morandi, anima di Moranditappeti.it, è stato tanto gentile da rispondere ad alcune delle nostre domande, di seguito l’intervista che ci ha rilasciato.

Fabio, tu che sei un punto di riferimento in Italia per i tappeti di pregio, perché hai deciso di essere promotore di questa mostra e di immergerla nella bellezza dei tuoi tappeti?

La scultura e l’arte tessile sono due espressioni artistiche che hanno attraversato i secoli, evolvendo e rinnovandosi continuamente. Nel primo Novecento italiano, gli scultori hanno saputo esprimere lo spirito del loro tempo con un’arte unica e originale. Allo stesso modo, i nostri tappeti annodati a mano incarnano la visione creativa contemporanea di artisti e designer. Questa mostra rappresenta un’occasione straordinaria per creare un dialogo senza tempo tra due arti che si nutrono di tradizione ma continuano a rinnovarsi, testimoniando la perenne vitalità della ricerca estetica.

Quali sono stati i criteri che hanno guidato la selezione delle 13 opere esposte e quali elementi le accomunano oltre all’appartenenza al primo Novecento italiano?

Pierangelo Moretti, curatore della rassegna, ha operato una scelta molto mirata, privilegiando opere uniche di grande qualità e valore rappresentativo. Ciò che accomuna queste sculture è la loro profonda consonanza con l’innovazione artistica e la ricerca di un nuovo linguaggio espressivo tipico del primo Novecento italiano. Pur attingendo da diverse correnti artistiche come il simbolismo o il liberty, questi scultori condividono un’ispirazione classica reinterpretata in chiave moderna. Nei loro lavori convivono la semplificazione formale, la ricerca di essenzialità e una rinnovata attenzione alla materia, alla sua plasticità espressiva. Un patrimonio di bellezza rimasto troppo a lungo nell’ombra che finalmente riconquista la luce che merita.

L’accostamento tra le sculture del primo Novecento e i tappeti d’arte contemporanei crea un ponte tra passato e presente nell’arte italiana. Cosa rappresenta per te questa connessione temporale?

Indubbiamente questa connessione rappresenta la continuità della ricerca estetica e della sperimentazione che da sempre contraddistingue l’arte italiana. Gli artisti del primo Novecento avevano un approccio rivoluzionario, aperto al nuovo, pur mantenendo un legame profondo con la tradizione. Esattamente come facciamo noi oggi con i tappeti d’arte di Moranditappeti: partiamo da un’antica tradizione artigianale per esprimere una visione contemporanea attraverso i disegni di artisti, architetti e designer. È un dialogo continuo tra innovazione e radici, tra modernità e rispetto per il nostro patrimonio culturale. Un dialogo che si rinnova di generazione in generazione, arricchendosi di nuove voci e linguaggi espressivi, pur mantenendo salde le fondamenta della nostra identità artistica.

Quali sono le principali sfide che avete dovuto affrontare nell’organizzazione di un evento espositivo di questo calibro? E cosa speri che il pubblico possa trarre da questa esperienza?

Realizzare una mostra di tale portata artistica e culturale non è stato affatto semplice. La prima grande sfida è stata quella di rintracciare e selezionare opere scultoree di questo livello, molte delle quali conservate gelosamente in collezioni private. Un lavoro certosino di ricerca che ha impegnato a lungo il curatore Pierangelo Moretti. Poi c’è stata la delicata fase del trasporto e dell’allestimento, che richiede un’estrema cura per preservare l’integrità di capolavori tanto antichi e preziosi. Ma la sfida più grande è stata forse quella di riuscire a creare un contesto espositivo armonioso, in cui le diverse opere potessero dialogare tra loro e con i tappeti contemporanei, senza prevaricarsi a vicenda. Spero che i visitatori possano coglierne l’unicità e lasciarsi permeare dalla bellezza senza tempo di queste sculture troppo a lungo dimenticate, riscoprendone la profonda modernità. E che al contempo possano apprezzare il valore dei tappeti d’artista come espressione dell’eccellenza artigianale e creativa italiana di oggi.

Maggiori informazioni sulla mostra

Questa mostra rappresenta molto più di una semplice esposizione d’arte: è un tributo alla continua vitalità creativa che da oltre un secolo contraddistingue l’eccellenza artistica italiana. Un filo conduttore che lega indissolubilmente passato, presente e futuro in un abbraccio ideale tra linguaggi diversi ma accomunati dalla stessa incessante ricerca di bellezza e perfezione estetica.

Grazie a iniziative come questa, promossa da mecenati illuminati come Moranditappeti.it, il pubblico ha l’opportunità di riscoprire e apprezzare un patrimonio artistico troppo a lungo trascurato, riappropriandosi di un tassello fondamentale della nostra storia culturale. Un’esperienza imperdibile per immergersi nell’anima più autentica della tradizione artistica italiana.

Non resta che invitare gli utenti ad accedere alla pagina web “PRESENZE – sculture del primo novecento italiano” pubblicata sul blog di Moranditappeti.it per leggere un approfondimento sulle 13 opere esposte.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Giugno 2024
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