Trump minaccia nuove guerre commerciali: dazi del 50% sull’Europa. Borse in rosso
La congiunturale degli industriali varesini avverte che l'incertezza delle imprese è molto alta a causa di tensioni geopolitiche e commerciali, tra cui proprio il ritorno al protezionismo da parte degli Stati Uniti

Questa mattina, venerdì 23 maggio, il presidente americano Donald Trump ha annunciato l’intenzione di reintrodurre dazi commerciali aggressivi, dichiarando che a partire dal 1° giugno proporrà una tariffa del 50% su tutte le importazioni provenienti dall’Unione Europea. Attraverso un messaggio pubblicato sul suo social network Truth, ha affermato che i negoziati con Bruxelles sarebbero in stallo e ha accusato l’UE di “approfittarsi degli Stati Uniti nel commercio”.
Trump ha inoltre rivolto un avvertimento ad Apple, sostenendo che gli iPhone destinati al mercato statunitense non dovrebbero essere prodotti all’etsero.
Le dichiarazioni hanno avuto un impatto immediato sui mercati finanziari, con i futures azionari in netto calo. La prospettiva di un nuovo scontro commerciale rischia di compromettere i negoziati avviati dalla sua amministrazione con oltre una dozzina di governi, inclusa l’Unione Europea, per evitare l’entrata in vigore di nuove tariffe globali previste per luglio.
La borsa di Milano cede oltre tre punti percentuali, con Mps che perde il 7%, Unicredit e Stellantis il 5%. La Borsa di Parigi è in calo del 2,7% e Francoforte del 2,5%. In ribasso di oltre un punto percentuale anche Londra.
La guerra dei dazi genera insicurezza anche in provincia di Varese
Proprio oggi è stata pubblicata la congiunturale degli industriali varesini. L’industria della provincia di Varese sta affrontando una fase di assestamento nel primo trimestre del 2025, caratterizzata da un saldo produttivo negativo di -5,9 punti percentuali e da un rallentamento degli ordini, in particolare sul fronte estero. Questo scenario è influenzato da un contesto globale incerto, segnato da tensioni geopolitiche e commerciali, tra cui il ritorno al protezionismo da parte degli Stati Uniti e il rafforzamento dell’euro.
I settori industriali mostrano andamenti diversificati: il metalmeccanico, sebbene debole, nutre aspettative positive per il secondo trimestre; il comparto moda registra un calo significativo sia nella produzione che negli ordini; il chimico-farmaceutico mantiene una produzione positiva, ma con previsioni in ribasso; mentre il settore gomma-plastica evidenzia una crescita degli ordini a fronte di un calo produttivo. In questo contesto, le imprese varesine operano con cautela, cercando di adattarsi a un ambiente economico in continua evoluzione.
Industria varesina in assestamento: pesano le incognite geopolitiche e commerciali
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