Una rete per il cinema dell’Insubria

Fra Varese e Como sono già stati registrati 467 operatori e 37 eventi. In Canton Ticino l’attenzione è altrettanto alta. Parte bene "Eventi in rete: cinema comunicazione e cultura"

Fra Varese e Como sono già stati registrati 467 operatori e 37 eventi. In Canton Ticino l’attenzione è altrettanto alta.  Appena partito, il progetto italo-svizzero “Eventi in Rete: Cinema, Comunicazione e Cultura” sta sin d’ora riscuotendo grande interesse: l’obiettivo è di rafforzare la cooperazione tra istituzioni e operatori che, sul territorio transfrontaliero, sono attivi nella realizzazione di prodotti e servizi cinematografici e, più in generale, nei settori della comunicazione multimediale e dell’organizzazione di eventi culturali.
 
Nato su iniziativa delle Camere di Commercio di Varese e Como in ambito italiano e della Regione Locarnese e Valmaggia in quello svizzero, il progetto è realizzato in partnership con la Busto Arsizio Film Factory, la Fondazione Scuole Civiche di Milano, la Txt Polymedia Spa e il Festival Internazionale del Film di Locarno.
 
In questa fase l’impegno è concentrato sulla mappatura degli operatori e la costruzione di un database dedicato agli eventi che caratterizzano l’area insubrica. Un impegno che vede operativi Armando Cirrincione, ricercatore del Dipartimento di Marketing dell’Università Bocconi, e Paolo Ramoni, che da direttore del FilmFestival Centovalli sta raccogliendo i dati svizzero italiani.
 
Una ricognizione che servirà a censire tutti gli operatori del settore multimediale e gli organizzatori di eventi culturali presenti nelle province di Varese, Como e in Canton Ticino.
Operatori e organizzatori che sono invitati a registrarsi, entro mercoledì 31 marzo, al sito www.bocconi-survey.it o attraverso il banner presente sui siti delle Camere di Commercio e degli altri partner.

I dati raccolti serviranno dapprima ad un’analisi comparata e poi a proporre – questo sarà il vero risultato – un modello di sviluppo transfrontaliero sui settori oggetto di ricognizione e studio. Inoltre, gli stessi dati alimenteranno una piattaforma online liberamente accessibile agli operatori per favorire la ricerca di partner e lo sviluppo di nuove collaborazioni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Marzo 2010
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