Reintegrato il sindacalista licenziato da Hupac

Il giudice del lavoro ha ritenuto il litigio sul rinnovo della cassa integrazione, avvenuto a settembre e causa del licenziamento, rientrasse nella normale dialettica tra sindacati e imprenditore

Il dipendente della Hupac di Busto Arsizio licenziato in seguito ad una lite su questioni sindacali dovrà essere reintegrato. Lo ha deciso il tribunale di Busto Arsizio, nella persona del giudice del lavoro dr.ssa Francesca La Russa,  con ordinanza in data 21 ottobre reintegrando un RSU AlCobas-Cub Trasporti licenziato il 17 settembre scorso dalla Hupac di Busto Arsizio, in occasione di una accesa discussione intervenuta  durante una trattativa sindacale per il rinnovo della cassa integrazione.

Il  giudice di Busto Arsizio ha  accolto la domanda cautelare del lavoratore e della Cub Trasporti, riconoscendo che  il comportamento addebitato al lavoratore – a prescindere della sua effettiva esistenza – doveva comunque essere valutato all’interno del contesto di acceso conflitto sindacale nel quale erano accaduti i fatti ed il ruolo del delegato sindacale che è sempre  rappresentante di interessi contrapposti a quelli imprenditoriali.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 28 Ottobre 2009
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.