Le chiameremo “Serate Estensi sempre che non piova”

8 Luglio 2006

Gentile Direttore,

leggo con vivo piacere la lettera di un gentile signore che lamenta il mancato utilizzo dei Giardini Estensi in occasione dei primi due incontri del ciclo “Serate Estensi”.
Anzitutto lo ringrazio per l’attenzione prestata all’iniziativa e per lo sforzo compiuto nel recarvisi, nonostante l’inclemenza di Giove Pluvio.
In effetti la sede prescelta, i Giardini appunto, si è dimostrata del tutto inadatta alla bisogna perché, certo a causa di una carenza organizzativa, è piovuto.
Devo confessare che sono rimasto a lungo incerto sul mantenere comunque gli incontri all’aperto per non privare i cittadini intervenuti di uno dei più magnifici scenari di Varese, che certo avrebbero apprezzato anche sotto la pioggia.

Mi ha convinto allo spostamento al chiuso una frasetta che avevo inserito nel programma dell’iniziativa e che recita circa così: “in caso di maltempo gli incontri si terranno presso il Salone Estense”.
Verificato che il maltempo, nonostante le mie intimazioni, persisteva nel voler rimanere ho deciso di spostare gli incontri.
Mi rendo conto di aver errato. Meglio l’acqua che un cittadino scontento.
In ogni caso la prossima edizione della rassegna si chiamerà “Serate Estensi, sempre che non piova”. Preciso però che i Giardini Estensi sono illuminati, in maniera anche piuttosto suggestiva, sino alle 24.00.
Vorrei infine invitarLa, gentile Direttore, a convincere il Suo lettore a candidarsi alle prossime elezioni amministrative, l’intera città necessita di amministratori dotati di acume e sagacia.

Cordiali saluti e ringraziamenti per l’attenzione.