La montagna ed i topolini
I Ds contro Mucci e la Giunta comunale di Gallarate
Egregio Direttore,
La Montagna (la giunta comunale di Gallarate) non riesce a partorire i topolini (villa Delfina di Crenna e il nuovo teatro di piazza Garibaldi)
La giunta comunale mediante i suoi rappresentanti è sempre prodiga in annunci di grandi progetti a mezzo dei più diffusi media e in tutte le occasioni pubbliche.
Mentre palazzi e supermercati crescono come funghi per tutto il territorio di Gallarate, gli edifici comunali come l’ex cinema condominio e villa Delfina sono ridotti a mura scheletriche che mi ricordano i bombardamenti durante la seconda guerra mondiale.
Cosa pensano i firmatari della petizione che aveva come slogan “per preservare un pezzo di storia di Gallarate” se poi il teatro è stato demolito di sana pianta?
Conoscono la cifra pagata dai noi cittadini per avere un mucchio di macerie? E quanti soldi pubblici dovremo spendere per ricostruire il nuovo teatro?
Rimarranno almeno le maschere di cemento della facciata a testimoniare che il “pezzettino di storia è stato salvato”?
A futura memoria, prima che qualcuno (alla fine dei lavori si spera) pomposamente si presenti alle inaugurazioni e faccia il solito discorso di quanto sia stato bravo, voglio portare a conoscenza in modo sintetico come effettivamente si sono svolte le vicende di villa Delfina, dato che io, per 10 anni le ho vissute in prima persona come delegato alle commissioni urbanistiche prima e successivamente eletto come consigliere di circoscrizione alle elezioni del 1997 nelle liste dei Democratici di Sinistra.
Il caso di Villa Delfina è emblematico, è una piccola villa con giardino regalata circa 15 anni fa al comune quindi ai cittadini Gallaratesi, i quali rappresentati da un comitato e il consiglio di circoscrizione ne hanno sempre chiesto il restauro conservativo ad uso pubblico a fronte di un possibile abbattimento della stessa per dirottarla ad altra destinazione.
E’ da precisare che in questi anni la giunta comunale ha presentato, a seconda delle circostanze progetti sostanzialmente in contrapposizione alle delibere del consiglio di circoscrizione il quale ha coerentemente determinato così:
31-01-1996 Determinazione n.4: il consiglio di circoscrizione Crenna Moriggia Ronchi è favorevole al restauro conservativo e destinazione d’uso a favore delle associazioni operanti nel quartiere e degli anziani.
15-01-1997 Determinazione n.2: il consiglio di circoscrizione di Crenna Moriggia Ronchi è favorevole al restauro conservativo e destinazione d’uso a favore delle associazioni operanti nel quartiere e degli anziani.
22-03-2000 il consiglio di circoscrizioni Crenna Moriggia Ronchi delibera a favore del progetto realizzato dall’architetto Scillieri, progetto di un restauro conservativo ed un piccolo ampliamento.
Qualche mese dopo l’insediamento della giunta del Sindaco Nicola Mucci l’assessore Simeoni mise in discussione il progetto presentandone un altro, diverso, quindi la maggioranza del consiglio di circoscrizione attuale e il presidente Ciampoli lo votarono, praticamente buttavano alle ortiche il lavoro fatto dai consiglieri della legislatura precedente.
Voglio domandare al presidente Ciampoli “come si fa a rappresentare i cittadini della circoscizione, ed il progetto di restauro conservativo per lunghi 4 anni e dopo le elezioni cambiare idea e approvarne un altro presentato dalla giunta comunale”?
Dopo questi fatti il comitato per villa Delfina di cui io ho fatto parte, presentò al Sindaco 1021 firme che chiedevano di rispettare la delibera del consiglio di circoscrizione precedente (quella del 22-03-2000 restauro conservativo) la giunta anche in questa occasione si rivelò prima disinteressata, poi infastidita.
Nel dicembre 2002 i cittadini di Gallarate riuniti in assemblea pubblica approvano all’unanimità una mozione presentata da Ferrazza Felice che chiedeva l’annullamento della delibera del consiglio di circoscrizione che aveva approvato il progetto presentato dall’assessore Simeoni e votava a favore del progetto Scillieri del 22-03-2000.
Dalle vicende che ho esposto si evince che il progetto di ristrutturazione di villa Delfina a salvaguardia dell’integrità architettonica è stato osteggiato da questa amministrazione e da quella precedente con accanimento ed insofferenza.
Comunque la vicenda sembra conclusa e dopo 15 anni circa il 28-02-2005 sono iniziati i lavori di ristrutturazione della villa e dovrebbero terminare il 28-07-2005, ma dal mio monitoraggio quasi giornaliero dopo 4 mesi villa Delfina non ha ancora il tetto e il cinema condominio si può ammirare solo in qualche foto precedente alla demolizione.
Saluti
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Scontro tra due auto sulla strada di Pianbosco
axelzzz85 su Regione Lombardia: la mozione di sfiducia contro Picchi passa grazie ai franchi tiratori nel centrodestra
Fabio Castiglioni su La plastica non è più un rifiuto: all’Università dell’Insubria un processo la trasforma in amminoacidi
GrandeFratello su Viabilità di Biumo, il consigliere Luca Boldetti chiede un confronto in Commissione
elenera su Fotografa l'aereo e litiga con il personale a Malpensa: passeggero lasciato a terra
Felice su Fotografa l'aereo e litiga con il personale a Malpensa: passeggero lasciato a terra






Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.