Il Pd sull’autovelox: “Basta linciaggi e attacchi strumentali”
Antonio Sparacino se la prende con "populismo di quarta serie e cattiva informazione" e dice che "l'inchiesta non mette in discussione la legittimità di una efficace prevenzione" con i controlli di velocità
La vicenda autovelox e le critiche dell’opposizione riaccendono il dibattito politico a Casorate Sempione. Nei giorni scorsi scrivevamo della posizione del Comune sulle indagini sull’autovelox che hanno visto l’interdizione cautelare della comandante e dei due agenti della Polizia Locale. Certo, il tema resta sulle pagine dei giornali e sui social network, come nelle chiacchere di paese. A chiedere uno stop alle polemiche è oggi il Pd casoratese, «Le polemiche innescate attorno alla questione degli autovelox hanno catalizzato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica», ammonisce Antonio Sparacino, segretario di Circolo Pd. «Tuttavia è giunta l’ora di fermare linciaggi e attacchi strumentali, analizzando i fatti con oggettività e correttezza. Altrimenti chi soffia sul fuoco per effimeri tornaconti politici, dovrà assumersi tutte le responsabilità del caso.
E soffiare sul fuoco dell’antipolitica a tutti i costi dimostra come il dramma di Laura Prati non abbia aperto gli occhi a tanti», dice Sparacino, ricordando – come hanno fatto molti in più occasioni – la vicenda cardanese di luglio.
Sparacino ricorda che l’indagine riguarda solo i tre vigili e che ci sono indagini in corso, e condivide la scelta dell’Amministrazione Quadrio di «tenere un profilo basso e rispettoso»: «La cultura politica a cui apparteniamo ci porta a rispettare magistratura e sentenze sempre e comunque». Il responsabile del Pd se la prende anche con «il populismo di quarta serie oltre che una cattiva informazione», precisa che «l’inchiesta non mette in discussione la legittimità di una efficace prevenzione degli incidenti stradali nè il fatto che il codice della strada debba essere rispettato» e che «le legittime scelte politiche degli amministratori Casoratesi non sono, e non possono essere, sotto inchiesta.
Sparacino chiede di non confondere il piano tecnico (l’operato degli uffici, in questo caso della "Locale") con il piano delle scelte politiche. E chiede anche di non fare nessuna illazione: «L’onestà e la buona fede di questo gruppo di amministratori capaci e collaudati non possono essere messi in discussione da nessuno men che meno da una minoranza capace esclusivamente di attacchi scomposti e demagogici come dimostra la puerile campagna contro i settanta centesimi di spese di spedizione sui bollettini Tares promossa dalla Lega. Una minoranza capace solo di unirsi nel populismo ma di lacerarsi quando si tratta di proporre progetti concreti per il paese, cosa che li relega all’opposizione da quasi dieci anni».
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