#bannedwords: la rete prende in giro i divieti americani
All'inseguimento del "politically correct" più spinto, le scuole di New York hanno infatti bandito 50 parole "vietate ai minori": e la rete reagisce segnalando le proprie "parole proibite"
L’argomento più dibattuto su twitter in questo inizio di giornata del 3 aprile – #bannedwords, "parole proibite" – prende in giro i divieti della scuola americana.
All’inseguimento del "politically correct" più spinto, le scuole di New York hanno infatti bandito 50 parole "vietate ai minori": Decine di vocaboli proibiti nei test scolastici dal dipartimento dell’Istruzione dello Stato di New York per non ‘offendere’ determinati settori della società.
Con risultati paradossali: come la proibizione di usare la parola "dinosauro" per non far arrabiare i creazionisti, o la parola "compleanno" perchè i testimoni di Geova non lo festeggiano. E’ vietata anche la parola "povertà" perchè intristisce i figli di disoccupati, e la parola "divorzio" per non mandare in crisi i figli di separati.
Una lista che ha del paradossale e che ha subito scatenato i commenti della rete, alla ricerca delle "parole da cancellare" preferite. Un gioco che stanno facendo in tanti (vi proponiamo qui sotto i "suggerimenti" di Twitter) e che, se volete, possiamo fare anche noi, segnalando le nostre "banned words": per questo vi apriamo i commenti a questo articolo.
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