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Aspetto un telefonata di scusa, Bergoglio!

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ASPETTO UNA SUA TELEFONATA DI SCUSE, CARO BERGOGLIO !!!
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17 Maggio 2015

Non è semplice scrivere di questo tema, non è semplice perché per me si tratta di parlare delle azioni di un capo di stato ma, essendo io una persona religiosa, ho ben chiaro che per molte persone, alcune delle quali amiche personali, si tratta di una persona che rappresenta qualcosa che ha strettamente a che fare con la loro fede e con la loro relazione con D-o.
Ciò non di meno mi trovo nella posizione in cui raccolgo immagini e vedo riproporsi qualcosa di assai pericoloso per il mio popolo e per l’umanità nel suo complesso. In virtù del fatto che le azioni compiute da questa persona non condizionano soltanto le persone che appartengono allo stato che governa ma condizionano fortemente le persone che si riconoscono nella fede cattolica e che, immagino, fatichino a relazionarsi con le sue azioni come ci si relaziona con le azioni di una persona.
Le immagini e sopratutto le implicazioni che queste immagini portano in se mi tolgono il sonno, mi spaventano e richiamano alla mia mente qualcosa che profondamente mi sconvolge. Poiché tutto quello che sta accadendo si traduce nella riproposizione di scambi e travisamenti storici le cui conseguenze ancora segnano profondamente la carne del mio popolo, l’assenza di una parte di esso.
La prima immagine, vede quest’uomo in visita in Israele porsi nella medesima posizione fisica, in preghiera, davanti alla barriera difensiva come davanti al Kotel. Ed ecco il primo schiaffo, potente e sonoro in pieno viso, ad attribuire ad una costruzione necessaria per arginare gli attentati terroristici che costantemente vengono compiuti verso i cittadini Israeliani, la dimensione di luogo di preghiera e di sofferenza inflitta come lo è il Kotel, unico piccolissimo residuo del Tempio, distrutto con l’intento di cancellare la presenza ebraica dal mondo.
L’immagine successiva è sempre di quest’uomo che dice messa davanti ad un grandissimo affresco in cui è rappresentato un Gesù, bambino avvolto in una keifià, questo più che uno schiaffo ha la forza di una serie di pugni assestati alla bocca dello stomaco, che ti tolgono il respiro, che ti fanno cadere a terra e quando sei a terra lui prosegue con una quantità di calci alle reni, al viso… così rialzarti sarà davvero difficile. Dire messa davanti ad un immagine di quel tipo significa dare legittimità all’ennesimo travisamento della storia giocato sulla pelle di un ebreo, Gesù appunto, che, come in passato è stato usato per legittimare la persecuzione e lo sterminio del suo stesso popolo grazie alla balla del deicidio, così oggi, attraverso quel gesto così preciso ed inequivocabile viene utilizzato per legittimare una nuova spaventosa bugia: Gesù era palestinese e la sua sofferenza è vissuta e conosciuta dal popolo inventato nel 1964 dalla lega araba! Questo con la precisa funzione di legittimare ancora una volta lo sterminio del popolo ebraico.
L’ultima immagine, che sento come una pistola, caricata e puntata alla mia tempia, è l’abbraccio sorridente tra lo stesso uomo protagonista della precedenti immagini e Abbas, un terrorista che sta facendo tutto il possibile per nutrire le persone che neppure lo hanno eletto (ricordo che il suo mandato è scaduto molti anni fa!) con la peggiore propaganda antisemita ed antigiudaica, che, come il suo predecessore (Arafat), ha sempre fatto il possibile per fare finta di negoziare e portare avanti contemporaneamente la crescita della fame e dell’odio nella sua gente così che questa restasse la più feroce e disumana arma puntata contro Israele e contro tutti gli ebrei del mondo.
Abbas che ha scritto e mai negato (se non per finta in inglese per il pubblico pagante!) la propria tesi di laurea che sostiene il negazionismo. Abbas che ha deciso di stringere alleanza con Hamas, organizzazione terroristica, che dichiara apertamente sia per iscritto che oralmente di volere eliminare Israele e tutti gli ebrei che vi risiedono! Questo è l’uomo che dopo l’abbraccio è stato definito “angelo della pace”!!!
Ma io mi chiedo, quest’uomo, protagonista di questi atti, che stanno riportando le lancette della storia del cristianesimo al medioevo, si rende conto di quello che sta facendo? Si rendo conto del fatto che sta legittimando il terrorismo? Si rende conto che sta legittimando la strumentalizzazione di Gesù al fine di legittimare lo sterminio degli ebrei? Lo sa che una delle due suore che verranno beatificate oggi da lui stesso è stata uccisa dai terroristi che lui abbraccia e rafforza? Lo sa che sta rafforzando chi vuole eliminare dalla faccia della terra l’unico luogo, in medio oriente, nel quale i cristiani possono vivere in pace completamente liberi?
Pensa davvero che sarà possibile dire ancora messa nelle chiese di Gerusalemme qualora questa venisse tolta ad Israele?
Pongo queste domande all’uomo perché per me non è null’altro che un uomo, non si tratta di mancanza di rispetto, tutt’altro: essere umani significa essere stati creati ad immagine e somiglianza di D-o e questo essere ad immagine e somiglianza per me significa avere la più grande e splendida responsabilità che sia stata data ad una creatura, quella di scegliere, tra il bene ed il male, tra la vita e la morte.
Pongo infine a quest’uomo domande semplici e dirette perché lui come me, come tutti noi, come le persone che a lui si riferiscono come guida ma anche quelli che non lo riconoscono come tale, tutte le persone che abitano questo pianeta, che credono in D-o o che non ci credono: perché tutte le volte che bisogna scegliere si sceglie sempre la strada più semplice, quella del potente o del violento di turno, perché quando c’è da scegliere coraggiosamente di non farsi complici dei terroristi che stanno distruggendo vite umane come se fossero nulla, perché quando c’è da compiere una scelta autenticamente rivoluzionaria e vera, quella di scegliere la vita, perché scegliere la morte?!?
Ariel Shimona Edith Besozzi

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Avere la presunzione di voler affrontare una situazione così complessa come il conflitto Israelo-Palestinese mettendoci come basi delle motivazioni religiose è già una idea di per sé fallimentare in partenza.
    Ovviamente lei cita le innegabili ingiustizie e crimini palestinesi ma si dimentica totalmente quelli israeliani, come la ingiustificata espansione nei territori.
    Mi sembra che nessuna delle parti voglia riconoscere le proprie colpe e forse l’opera di questo Papa mira proprio a questo.

  2. Avatar
    Scritto da arielshimonaedith_besozzi

    Forse le sfugge che la persona della quale parlo nel mio pezzo è il papa, secondo lei si tratta di una figura che non ha nulla a che fare con la religione, con le motivazioni religiose? Le pare che si possa prescindere dal valutare ogni gesto compiuti da quest’uomo come un gesto che ha implicazioni religiose profonde? Le pare che si possa prescindere dal considerare l’aspetto religioso come preponderante nell’analisi della questione medio-orientale quando quel luogo è teatro da millenni di pretese religiose che hanno condotto alla cacciata ed al tentativo reiterato e continuo di sterminio del popolo ebraico, proprio a partire dalla costruzione di false storie che, ancora oggi, fanno parte della diffusa credenza popolare, per cui non più tardi di due giorni fa mi sono sentita dire da un collega : “ma voi avete ci avete ucciso cristo!” ?
    Purtroppo, quello che sta accadendo oggi, e che fortunatamente molti cristiani vedono con grande chiarezza, è che, per l’ennesima volta si sta compiendo una profonda e sonora campagna di diffamazione che sta costruendo, sugli antichi miti antigiudaici ed antisemiti, le basi per legittimare un nuovo tentativo di sterminio del popolo ebraico sulla base della nuova versione dei precedenti orribili comportamenti: l’antisionismo! Lei dice che ognuno deve riconoscere le proprie colpe, mi spiace ma Israele non ha proprio nessuna colpa da riconoscere, ad Israele deve essere concesso d’essere uno Stato come qualunque altro stato e deve esserle concesso di esistere entro confini stabili e difendibili. Nel momento in cui vedrò i tanti finti amici del popolo che è stato inventato con l’unico intento di eliminare Israele e ributtare a mare gli ebrei, insorgere contro gli stermini che si stanno compiendo per mano dell’isis allora crederò che non sono spinti dal solo desiderio di eliminare gli ebrei! Perchè si apra un confronto serio in merito alla questione, come prima cosa, tutte le parti che non sono le due interessate devono smettere di pensare di poter e dover condizionar (in particolare interventi come quello del papa, servono solo, lo abbiamo visto subito dopo il suo viaggio dello scorso anno, a legittimare il terrorismo!!!), come secondo punto dovrebbe esistere un popolo palestinese con una reale identità nazionale, che avesse davvero il desiderio di autogovernarsi e di fare vivere se stesso e la terra che abita, dovrebbe, questo popolo raggiungere un grado sufficiente di consapevolezza di sè che gli consentisse di smettere essere mantenuto da finanziamenti legali ed illegali, che la finisse di cercare la legittimazione ad essere attraverso le menzogne e la diffamazione, il vittimismo ed il terrorismo. Ci sono stati nel corso di questi quasi 70 anni innumerevoli tentativi di accordo ma neppure quando veniva offerto loro il 95% di quanto richiesto hanno accettato, ma davvero credete che vogliano trovare una soluzione?!? Ma per quale motivo dovrebbero volere una soluzione quando stando così ricevono fiumi di denaro e vengono coccolati da tutti i terzomondisti del mondo?!?
    Israele non si è espansa, Israele è stata attaccata, si è difesa, ha vinto ed ha conquistato delle terre, come accade in tutti i conflitti. Se mai si è ritirata, ha ceduto, sempre sperando di avere pace in cambio di terra e ricevendo invece sempre e solo nuovi attacchi, sempre più subdoli e crudeli…
    Credo che nessun popolo abbia mai sopportato tanto come il mio, credo sia giunta l’ora che la finiate di chiederci di non essere, di non esistere, di non fare, di non dire…. Israele vive, nel rinato Stato d’Israele e in diaspora, fatevene una ragione!!!

  3. Avatar
    Scritto da Felice

    Caro Sig. Besozzi nessuno mette in discussione il diritto di Israele di garantire la sua sicurezza e sovranità. Il problema è che quando si inizia una guerra la si porta avanti fino alla fine accettando le conseguenze. Perché mi sembra di capire che questa sia la unica strada considerata accettabile da entrambe le parti.
    Il gesto del papa vuole evitare questo senza legittimare dei terroristi ma semplicemente cercando di salvare le vite di quei palestinesi che sono soggiogati a queste persone.

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