“Cani, una moda come l’Iphone”

26 Luglio 2015
Caro Direttore,
la cane-mania dilaga, è moda, è fashion, è passatempo. Personalmente la vedo solo come una gran rottura di scatole. Partiamo da 3 fatti.
1 – Urla
Non soffro particolarmente il caldo ma le ultime notti sono state veramente micidiali e quindi dovevo dormire necessariamente con le finestre aperte.
Il problema è dormire. Perché non lo decido io quando posso cadere nel mondo dei sogni. Lo decide il cane rompiballe del quartiere.
Se il cane quella notte decide che è il caldo è troppo anche per lui, se gli gira per il verso giusto e se non vede una zanzara passargli davanti, allora se occorrono tutti questi fattori allora sta zitto.
Ma questa combinazione è rara, di solito sclera ed abbaia e tu non dormi. I proprietari soffrono di sordità momentanea, non lo sentono, semplicemente se ne sbattono oppure alcune volte non sono a casa.
Come dirlo, le parole giuste le avrei anche ma poi i fanatici-talebani dei cani mi denunciano. Diciamo che un cane non può condizionare la mia vita e peggiorarla. Diciamo che lavoro dalle 7 di mattina alle 8 di sera e per me il sonno è fondamentale. Diciamo che in una sfida tra dormire e lasciar abbaiare senza regole un animale vinco io, senza discussioni o giri di parole.
2 – Cacca
Io non ho un cane (li detesto), eppure raccolgo il loro prodotto ogni 2 gg. Un appuntamento ormai irrinunciabile nella mia giornata. Solitamente la trovo sotto l’uscio di casa, nel parcheggio davanti a casa oppure nella piccola aiuola vicino al parcheggio. Ovviamente la piscia di cane non la posso raccogliere, quella mi ha già bruciato un paio di piante della suddetta aiuola. E’ bellissimo cercare di abbellire un angolo di strada pubblica in questo paese. E’ come dare il caviale ai maiali, nessuno lo apprezzerebbe.
Non credete alla leggenda urbana che i proprietari di cani quando escono per far passeggiare la loro concimatrice personale userebbero i sacchetti. Parliamoci chiaro, i sacchetti li userà il 20% della popolazione cane-uomo. Il resto defeca allegramente in giro, nelle proprietà altrui, urina sui cancelli, sugli ingressi, ovunque.
E se glielo fai presente diventano aggressivi e qui saltiamo al punto 3.
3 – Aggressività
Esistono cani aggressivi ma anche padroni aggressivi.
Ci sono quelli che se gli fai presente che la loro “creatura”, “figlio”, “amore” (li chiamano così solitamente questi socio-problematici) ha appena lasciato uno stronzo fumante sul marciapiede , ti prendono a male parole, ti minacciano, ti insultano.
Ma come in ogni cosa umano c’è il salto di qualità, anche nel peggio. Ci sono quelli che di giorno fa caldo e allora escono a far passeggiare il loro concimatore personale alla 1 e 30 di notte (!!!). Siccome ognuno ormai ha un cane, in città, in ogni appartamento o casa, l’effetto è che in piena notte quando tu sei riuscito appena ad addormentarti scoppia una caciara canina impressionante.
L’altra notte il mio vicino è uscito per capire cosa stesse succedendo (si pensa sempre ad un ladro) e quando ha visto la coppia donna-cane ha fatto notare alla proprietaria se fosse l’orario giusto per passeggiare con un cane. Non l’avesse mai fatto! Insulti verbali, “pu…a”, “tr..a” e anche uno schiaffo.
Come concludere…il cane è una moda ormai seguita da migliaia di persone. Agli allevatori, ai produttori di mangime ed accessori, ai veterinari ovviamente fa solo comodo perché genera un business enorme. Ai proprietari, spesso sociopatici visto che sanno relazionarsi solo con gli animali, fa comodo anche a loro in quanto si circondano di un essere vivente che solitamente accetta passivo qualsiasi loro fisima mentale in quanto un cane non può rispondere, non parla, non protesta.
Io solo solo che in città, sempre più affollate e compresse, tali animali andrebbero semplicemente vietati per il quieto vivere e la decenza. In questi giorni di caldo estremo era uno schifo uscire di casa e sentire odore di urina ed escrementi in ogni angolo della città.
Concludo scrivendo che ho appena aperto il sito di Repubblica e nel trafiletto di destra leggo:
– collare con GPS: cani e gatti hanno il loro grande fratello
– locali pet-friendly, pausa caffè a 6 zampe
Una moda, come l’iPhone. Solo che l’iPhone non ti fa la merda davanti casa.
Felice
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Caro (in)Felice,si faccia un giretto nei pressi di Piazza Repubblica a Varese o alla stazione di Gallarate,li potrà vedere le migliori performance dei sui amati bipedi umanoidi e le assicuro che dopo sarà ben felice di adottare in canile un’intera mùta di quardupedi felicemente saltellanti
Ha centrato il problema. Non riusciamo a gestire le persone, non riusciamo a far rispettare le leggi, non insegniamo più educazione civica.
Figuriamoci con i cani che sono il riflesso dei padroni.
Sono proprietario di un bel boxer di 40 kg e, purtroppo, devo dare ragione a Felice. I cosiddetti “amici degli animali” dovrebbero convincersi che, se non si possono garantire i minimi requisiti logistici, non è giusto pretendere la compagnia di un cane, magari anche di grossa taglia.
Sono convinto che debbano essere introdotte delle norme che regolamentino il possesso di animali nelle città, con buona pace dei veterinari, delle farmacie e degli animalisti.
Finalmente una persona intelligente che comprende che quando la libertà di uno sconfina nell’altro, divenga imposizione
Condivido in pieno quanto scrive Felice e sono rimasto piacevolmente colpito dai toni non troppo accesi delle risposte contrarie (cosa sempre rara nel web)
I cani sono il fenomeno di massa di una realtà che non ha più nulla da offrire, sono insufficienti pagliativi contro la solitudine per l’uomo di oggi, un punto isolato.
Allo stesso tempo, come fa notare Felice, essi rappresentano un nuovo mercato economico per certe categorie (1 miliardo e 6cento mila E l’anno in Italia) “Il denaro è la radice di tutti i mali e io ne ho il massimo rispetto” diceva un tale.
Ma la cosa più pericolosa è l’assolutismo e le censure che ne seguono, cose già viste in passato, es: nazional socialismo, oggi i mezzi sono meno cruenti, ma il fine è lo stesso, la negazione dell’individuo, basta guardarsi attorno per vedere quanto sia esteso oggi il reato di opinione.
La cosa che trovo più divertente sono le considerazioni pseudo scientifiche correlate alla cinofilia, come quella di paragonare il cervello canino a quello di un bimbo, ammesso che sia vero, il bambino poi cresce e forse è proprio questo il problema per alcuni, è sempre un’incognita, magari ti manda a quel paese, una bestiola non può farlo, o meglio non è in grado di farlo, può dare solo rapporti ridotti, a persone ridotte di una realtà riduttiva, in extra, come fa notare Felice, elargisce guaiti nelle ore più inopportune e merda ai vicini, ci fosse almeno il buon senso da parte dei media di non suonare la gran cassa agli eventi legati a queste bestie, persino Papa Francesco, nella sua saggezza, si è sentito in dovere di dire che in Italia si vuol più bene a cani e gatti che alle persone.
L’altro luogo comune che di recente ho sentito dire è “Più conosco le persone, più amo le bestie” parole più disumane non esistono, tra l’altro implicano che chi le pronuncia deve odiare anche se stesso, per un fatto di coerenza, poi negano la fondamentale importanza della diversità della persona, una pretesa new age tesa a negare i fondamentali limiti umani, necessari come la notte lo è al giorno.
Una psicologa che conosco ha persino detto che questo smodato amore per le bestie è una conquista di civiltà (per me è decadenza) dichiarando persino che dipende da fattori geografici: al nord più civili, poi più si va a sud, più si trova barbarie, simili cervelli oggi occupano posti di rilievo nella società.
Altro esempio per sottolineare la fragilità animalara mi viene in mente una cosa sentita tempo fa: “Quando torno a casa, mi fa più festa il mio criceto, di mia moglie” e io gli ho risposto che forse il criceto non ha preoccupazioni, quali: fare il bucato, pagare le tasse, seguire i figli e altro.
In conclusione, spero di cuore che le persone come Felice aumentino e possano sempre esprimersi liberamente.
lo spero anche io..
Caro Felice, son passati 3 anni, ma voglio farti sapere che condivido ciò che hai scritto, mi son trovata a leggere questo articolo, proprio perché non se ne può più di una moda , che non è solo moda, ma qualcosa che sta dividendo l’umanità . siamo costretti a subire l’invasione dei cosidetti amanti degli animali. Poiché non credo affatto che molti di loro siano amanti di animali, ma solo persone che sostituiscono gli animali ad un aiuto psicologico. complimenti per esserti esposto.
Leggendo tutti questi commenti ho dovuto per forza riflettere sull’attuale situazione politica del nostro paese in piena confusione mentale su tutta la linea.Governanti privi di idee da applicare per tornare alla normalita’del bel tempo che fu (la prima repubblica)Infatti come questa discussione che palesemente riferisce Felice c’e una violazione del diritto del cittadino (normale) ad non essere disturbato da un cane che defeca abbaia e piscia ovunque basterebbe una piccola norma per farla finita prima al proprietario poi al cane, ma gli interessi del peet foou vetrinari ecc ecc e’ piu’ forte del diritto con buona pace di tutti