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Cittiglio, l’ospedale cambia ma non migliora il servizio

ospedale di cittiglio
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12 Dicembre 2016

Egr. direttore,
le invio qualche riflessione sui “cambiamenti” dell’ospedale di Cittiglio.

L’ospedale di Cittiglio cambia, ma non migliora il servizio. I cambiamenti secondo ASST Sette Laghi sarebbero dovuti alla lettura dei dati dei due ospedali del Verbano e lo stesso dg Callisto Bravi ha presentato l’analisi dell’attività: Cittiglio 100 posti letto e Luino 72. Nei primi 8 mesi del 2016: Cittiglio 3294 ricoveri e Luino 1589; 19386 accessi di Pronto Soccorso a Cittiglio e 13187 a Luino. Questi alcuni dei dati apparsi ieri su Varese News.
Ma come si può giustificare il trasferimento di un reparto ad ampia diffusione quale quello di ortopedia e traumatologia da un ospedale che nei primi 8 mesi dell’anno ha effettuato quasi il doppio dei ricoveri e ha effettuato 6000 prestazioni di PS in più ?

Stando all’articolo sopramenzionato apparso ieri su Varese News la ragione sarebbe il potenziamento di Luino. Ma è giusto potenziare un Ospedale a discapito di un altro? Cosa si intende “puntare sul potenziamento di Luino sia per il minor numero di posti letto sia per la collocazione territoriale..”?
E’ giusto e corretto per gli utenti potere essere visitati dallo specialista ortopedico solo negli orari di lavoro dello specialista (10.00-18.00 dal lunedì al venerdì)? La Sanità e il diritto a essere curati non dovrebbero essere garantiti sempre a tutti in maniera indiscriminata?

E’ vero, l’Ospedale di Cittiglio è cambiato, ma in peggio perché non ha più medici ortopedici e il suo reparto di ortopedia. A Cittiglio e alla sua popolazione residente non serve la specializzazione della chirurgia della mano e del piede. Serve l’ortopedico che di notte possa ridurre una lussazione di spalla. Serve un reparto per accogliere gli anziani che si fratturano il femore. Serve un pronto soccorso per i bambini che giocando al parco giochi si fratturano il polso. La chirurgia della mano e del piede è necessaria, ma non indispensabile. E’ una chirurgia d’elezione, che può essere programmata. Una frattura o una lussazione no, non si programmano.

Si vuole cambiare l’Ospedale di Cittiglio migliorandone il servizio? Bene, allora occorre ripristinare il reparto di ortopedia e traumatologia. La chirurgia della mano e del piede trovano spazio lo stesso.
Cosa si intende poi con il potenziamento del “campo ostetrico-ginecologico”? Il reparto è tutto nuovo, cosi come pure il blocco parto e la stanza della cicogna.
E quando si afferma poi che l’Ospedale di Cittiglio si specializzerà nelle problematiche di proctologia assorbendo l’attività di Varese rimasta scoperta dopo le dimissioni del noto specialista cosa si vuole dire? Se poi il chirurgo che si è dimesso a Varese era lo stesso che il martedì operava a Cittiglio?

Si vuole cambiare l’Ospedale di Cittiglio? Bene, i vertici ragionino allora con la “diligenza del buon padre di famiglia”, ovvero con saggezza, legalità ed etica comportamentale. Perché fino ad adesso l’impressione non è stata questa.

Cordiali saluti e grazie dell’attenzione.

Emma De Giorgi

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