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Il presidente dell’INPS mi ha offeso

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13 Agosto 2017

Egregio direttore, ho aspettato qualche settimana prima di scrivere, per far passare il risentimento per le ipocrite dichiarazioni del presidente dell’INPS Tito Boeri.
Boeri ha dichiarato, che ha chiesto al Parlamento di cambiare la denominazione dell’Inps in “Istituto nazionale per la protezione sociale” oggi è Istituto nazionale della previdenza sociale, perché su 440 prestazioni erogate dall’INPS solo 150 sono di natura pensionistica.
Dichiarazioni di una gravità pesantissima.
In sostanza, INPS è un istituto nato al solo scopo di garantire una pensione al lavoratore alla fine del ciclo lavorativo.
Consideriamo che lo stato prende dalla busta paga del lavoratore una parte consistente di soldi allo scopo di garantirgli un piccolo stipendio di sostentamento quando avrà una certa età e non sarà in grado più di lavorare.
Se lo scopo viene meno, per effetto dell’aumento dell’età pensionabile, dell’aspettativa di vita, aumento degli anni di contribuzione, diminuzione dell’assegno percepito, il prelievo forzato dalla busta paga è di fatto una “Rapina”.
In sostanza per fare un esempio, ad un lavoratore con una busta paga di poco più di 1600 euro netti mensili, lo stato preleva obbligatoriamente una tassa di circa 200 euro, più una quota a carico dall’azienda, versato tutto nel fondo dell’INPS.
Questo prelievo, ogni mese per circa 43 anni, alle leggi attuali, per andare in pensione.
A fronte della premessa cosa dichiara Tito Boeri?
“Non abbiamo invece bisogno di chiudere le frontiere. Al contrario, e? proprio chiudendo le frontiere che rischiamo di distruggere il nostro sistema di protezione sociale”.
Ho capito bene? L’erogazione della mia pensione cioè il mio futuro è subordinato al numero di immigrati che entreranno in Italia nei prossimi anni.
Non sono sufficienti 250.000 immigrati ogni anno?
Dobbiamo incentivare gli ingressi ad 1 milione, meglio tre o cinque milioni per sicurezza?
Ma Tito Boeri è al corrente che in Italia gli occupati che producono reddito sono circa 20 milioni e quindi hanno a carico 40 milioni di persone?
Di questi 40 milioni ci sono disoccupati italiani specialmente giovani, che raggiungono il 40 per cento.
Quindi secondo Boeri gli immigrati che raggiungono l’Italia, trovano immediatamente un lavoro e quindi versano subito i contributi nelle casse dell’INPS.
Parole inaccettabili, di una gravità assoluta, per un professionista laureato alla bocconi.
Presidente Boeri, da normalissima persona le faccio io un piccolo conticino per mettere in ordine i conti, separi tutta l’assistenza (290 prestazioni) dalla Previdenza (pensioni 150 prestazioni) e vedrà che il sistema regge.
L’assistenza deve essere pagata dalla fiscalità generale, per questo lo stato oltre alle centinaia di tasse che si pagano, preleva in busta paga l’IRPEF a chi lavora.
Il prelievo forzato dalla mia busta paga ogni mese è una rapina, e non avere mai la certezza che avrò la mia pensione, che mi spetta di diritto dopo aver versato per 42 anni e 3 mesi i contributi a 63 anni e mezzo d’età, è una truffa di stato.
Presidente Tito Boeri, mi ha offeso gravemente, si dimetta.

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