» Invia una lettera

La nascita di Gesù ovvero il dono della vita

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle
Loading...

1 Febbraio 2009

Egregio direttore,
Mi ha colpito un articolo comparso su di un giornale che parlando della Sacra Famiglia, aveva per titolo UNA FAMIGLIA IRREGOLARE. L’articolo di per se non diceva molto di nuovo sulla nascita di Gesù, ma questo titolo mi ha portato a fare alcune considerazioni che ovviamente non hanno nessuna pretesa di stabilire nessuna verità.
La prima considerazione è che dei quattro Vangeli tramandataci dalla tradizione, due non fanno alcun cenno sulla nascita di Gesù. Si può quindi affermare che quanto viene normalmente sostenuto sulla Sua nascita e sulla Sua infanzia è una sorta di verità solo 50%. Sulla nascita di Gesù da una vergine, si potrebbe quindi dubitare anche perché era abitudine nella antica Grecia far nascere gli dei da una vergine e quindi è probabile che gli evangelisti (o coloro che hanno trascritto i vangeli 150 dopo la nascita di Gesù) hanno cercato di dare una loro spiegazione a quelle che potrebbero essere le voci imbarazzanti che circolavano su questo delicato argomento. Il vangelo di Matteo descrivendo di come avvenne la nascita di Gesù Cristo afferma “Sua madre Maria, essendo sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto”.
Proviamo un po’ ad immaginare il contesto in cui si svolge questa azione. Dopo una promessa di matrimonio, Giuseppe si accorge che Maria è incinta. Giuseppe non è solo un uomo giusto e timorato di Dio, ma è molto innamorato di Maria, sono mesi che sogna di coronare il suo amore con il matrimonio. Di Maria avrà sognato i suoi occhi, i suoi capelli, i suoi baci, le sue carezze perché come Gesù si è fatto uomo anche i suoi genitori dovevano essere persone normali. Giuseppe avrà vissuto quel periodo in un grande tormento d’animo, preso da una parte dalle regole e costumi della sua società e dall’altro dal suo profondo amore per Maria. Forse in un primo tempo avrà pensato di “licenziarla in segreto” per evitarle la morte tremenda attraverso la lapidazione. Ma alla fine, di fronte al terrore di veder morire la sua promessa sposa sotto i sassi della lapidazione, ruppe gli indugi, lasciò parlare il suo cuore e l’amore che provava per lei: decise di sposare Maria e di costruire con lei una famiglia felice. Giuseppe potrebbe quindi essere considerato non solo il precursore del matrimonio fondato sull’amore, non sulle regole o costumi locali o su interessi materiale come era considerato a quei tempi dai romani il matrimonio, ossia un negozio giuridico di interessi patrimoniali, ma anche colui che comprese che “La vita è il più grande dono di Dio dato agli uomini ovunque essa venga concepita” e che proprio oggi il mondo cristiano celebra nella GIORNATA MONDIALE DELLE VITA. Giuseppe è uno che ama veramente, un amore puro e sincero non basato sul possesso, un amore molto simile a quegli uomini che talvolta si innamorano delle prostitute e che poi riescono a sposare e a redimerle da quella vita indegna che molte ragazze, rese schiave dal mercato, sono costrette a vivere per povertà. Mantiene questo segreto per sè e sposa Maria.
Poi come tutti coloro che rompono le regole della propria comunità e della sua famiglia e che agiscono con la propria testa, si ritrova solo, lontano dal suo paese, senza un lavoro. I Vangeli ci raccontano che essendo perseguitato da Erode, decide di fuggire in Egitto. Poi gli storici sono unanimi nello smentire che in terra di Palestina ci sia mai stato in quel tempo un infanticidio di massa (come invece purtroppo è avvenuto in questi giorni da parte dell’esercito israeliano nella striscia di Gaza a danno dei bambini palestinesi). Forse quindi Giuseppe con la sua sposa Maria e il piccolo Gesù è stato costretto alla fuga in Egitto per un motivo molto più semplice e banale: è stato costretto ad emigrare per lavoro nel paese più vicino e più ricco, ma anche Lui come clandestino, senza regolare permesso di soggiorno, perché già allora in terra d’Egitto ci sarà stato seduto sul trono del Faraone, un re già mezzo leghista, che per assicurarsi il potere tra il popolo, amava addossare agli altri il malessere sociale o la crisi economica, in questo caso ai lavoratori stranieri clandestini, per nascondere le spese folli e la corruzione che si celavano dietro alle inutili e grandiose piramidi, che affamavano il popolo. E fu così che anche Giuseppe dopo alcuni anni fu espulso dalla terra d’Egitto perché clandestino, e dovette tornare a Nazaret da dove era partito.
Chissà se le cose sono andate così. Noi non lo sappiamo. Scandalosa la mia tesi di un Gesù nato da una ragazza madre, figlio di un immigrato e per giunta clandestino? Per carità: lo scandalo sta in un DIO PADRE che è stato costretto a mandare Suo figlio a morire sulla croce per liberarci dal peccato, un peccato che noi continuiamo a commettere magari andando in chiesa, ma discriminando la vita quando nasce in una famiglia irregolare o quando acconsentiamo che si deliberino leggi contro i lavoratori immigrati colpevoli solo della loro povertà. Ad altri poi ricordo, che quando Gesù era in vita, nessuno aveva capito veramente chi era. Alla Sua morte tra che lo tradisce o scappa per salvare la propria pelle non c’è che l’imbarazzo della scelta. E’ con la Sua resurrezione che Gesù si manifesta figlio di Dio: solo allora i discepoli e tutti coloro che l’hanno conosciuto si accorgono che colui che è stato crocifisso è il Messia mandato da Dio e atteso dagli Ebrei dall’inizio della loro storia e che è venuto sulla terra per portare la pace. Gli ebrei possono continuare ancora a non credere che Gesù sia il Messia, ma non possono negare che il loro e il nostro futuro ha tanto bisogno di pace, una pace vera, non quella garantita dai carri armati e dalle bombe.
Con questa versione può cambiare la nostra fede: assolutamente no. Quello che in cui i credono cristiani è la sua parola (che ancor oggi ci parla e che sentiamo viva anche se inascoltata) e la sua resurrezione. Senza si essa anche il Figlio di Dio sarebbe uno dei tanti poveri cristi, morti sulla croce e non sarebbe ricordato da nessuno. Chissà se il governo israeliano, che invano aspetta l’arrivo del suo messia, non si accorga di aver fatto quello che nemmeno Erode ha mai commesso.

P.S. Senza accorgermi, scrivendo sulla nascita di Gesù, sono poi venuto a parlare della attualità e della questione palestinese. Oggi è troppo facile essere dalla parte dei bambini massacrati dall’esercito israeliano, ma al tempo stesso non dimenticare mai le vittime dell’olocausto nazista. Ma il mio scritto non vuole essere partigiano di nessuno, non perché voglio passare per Ponzio Pilato o per neutrale. Credo che sul conflitto tra Israeliani e Palestinesi, oggi bisogna essere solo realisti. E il realismo mi fa dire che la fine della 2°Guerra Mondiale ha condannato i palestinesi alla sconfitta, che Israele esiste e ha diritto di esistere non solo per ragioni storiche ma anche perché ha uno degli esercito più potenti del mondo, e l’unica strada possibile è la convivenza pacifica per evitare che i territori palestinesi continuino ad essere grandi campi di concentramento a cielo aperto. L’Europa, con gli Stati Uniti, che hanno le maggiori responsabilità sulla sconfitta del popolo palestinese, ora devono assumersi la consapevolezza per dare ai palestinesi quella vita dignitosa che hanno garantito agli Israeliani. Se non si fa questo il rischio è che nel Mediterraneo si riapra un conflitto di una ferita non ancora sanata dalla fine della 2° Guerra Mondiale. E non c’è più tempo da perdere.

Emilio Vanoni

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.