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Laveno, i fuochi e una vocazione turistica scomparsa

Fuochi di Ferragosto a Laveno (inserita in galleria)
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28 Luglio 2015

Egregio Direttore,

In merito al Vostro articolo dedicato al ferragosto Lavenese. In questo momento a mio avviso, Laveno non ha nemmeno i requisiti minimi per essere una città turistica, troppo lasciata andare, basta guardarsi in giro, sporca, aiuole con le erbacce alte 2 metri bottiglie ovunque.

Ti fai un giro a piedi e ti rendi ancor più conto di quanto è sozzo, e non parlo solo del centro: anche in periferia ci sono delle vie che addirittura il bosco si sta riprendendo; un tempo passavano e facevano una bella pulizia ora non più, delle strade comunali non voglio nemmeno parlarne, sono state il cavallo di battaglia delle recenti elezioni comunali, rischio di spaccarmi i polsi ogni volta che esco in bicicletta, con tutte le tasse che paghiamo mi sembra che non ci siano quasi più i soldi per garantire i servizi minimi…

Appena piove il disastro, le tombinature sono stra intasate ed ogni volta gli allagamenti si ripetono sempre negli stessi posti. Oggi ho visto che è arrivato il Luna Park o meglio i “baracconi” come li chiamano qui, ancora non hanno piazzato le giostre e mi sembra già di sentire le lamentele, tanto che per tentare di farle cessare siamo l’unico paese al mondo dove il luna park è senza musica. Un locale pubblico ha chiuso recentemente, pensate, per il troppo vociare delle persone non è risultato in regola con le vigenti leggi sul rumore. Sono 40 anni che vivo qui a Laveno Mombello ma uno schifo del genere non me lo ricordo, sempre le stesse cose che noia!

Vogliono mantenere una tradizione nata tempo fa e resa famosa negli anni ’60 con “Campanile Sera” (per chi non la conoscesse una trasmissione che andava in onda sulle reti RAI) condotta da Enzo Tortora? Vorrei ricordare che nel frattempo Enzo Tortora è morto il “Campanile Sera” non esiste più, la gloriosa Pro Loco è scomparsa e delle Ceramiche Lavenesi è rimasto soltanto il museo e tanta storia: insomma il mondo è andato avanti, tutti i paesi fanno i fuochi d’artificio, li faccio anch’io quando compio gli anni, i paesini confinanti che quasi il navigatore fatica a trovare, organizzano le notti bianche e a Laveno cercano soldi per fare ancora i fuochi d’artificio per la centomillesima volta.

Al posto di guardare in aria per vedere lo spettacolo pirotecnico guardiamoci un po’ in giro, non si possono bruciare 20 mila euro e forse più per 10 minuti di spettacolo ed in una sola festa e il resto dell’anno che si fa? Non siamo più turistici? Siamo turistici solo il 15 agosto? Noooo mi dimenticavo siamo così pronti al turismo che preferiamo andare a dormire presto ed in silenzio perché anche il vociare in un paese TURISTICO dà fastidio.
Cordiali saluti

Dania Guggiroli

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Bellorinix

    Sono pienamente concorde con te. Ho 45 anni e da sempre abito a Mombello e mai mi sarei aspettato di vedere una situazione di degrado così! Senza ricordare la telenovela dell’asfalto di Via Don Ernesto Redaelli (vissuta in prima persona con un copertone squarciato) ora è tutto decisamente peggio di quanto uno possa immaginare. Sono passato sul lungolago di Cerro, i cestini dell’immondizia così pieni che l’immondizia era tutta per terra; quello che fu (colpa dell’alluvione di Novembre 2014) il parco giochi per i bimbi abbandonato a se stesso. L’alluvione c’è stata 8 mesi fa ….. bel biglietto da visita per i turisti stranieri!

    andrea bellorini

  2. Alf
    Scritto da Alf

    I comuni limitrofi ci stanno dando la birra, basta vedere Luino come è diventata bella, per non parlare della sponda piemontese. Non ci vogliono tanti soldi per aggiungere dei fiori sul lungolago o per pulire le aiuole, ci vuole solo sensibilità per l’ambiente e un po’ di spirito d’iniziativa. Per le buche nelle strade qualche pezza dove se si passa in moto si può anche morire è indispensabile ma immediatamente prima che qualcuno si faccia male seriamente.

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