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Le destre

giorgia meloni
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15 Settembre 2022

Caro Direttore , con la nascita della seconda repubblica e la fine della D.C le destre che oggi si candidano al governo del nostro paese hanno sempre avuto un loro consistente insediamento sociale. Per più di un ventennio è stato Silvio Berlusconi con Forza Italia il massimo interprete di questo blocco sostanzialmente conservatore e reazionario. Poi è stata la volta delle Lega guidata da Matteo Salvini, che alzando i decibel della demagogia politica è arrivato addirittura ad invocare i pieni poteri, finchè ha iniziato una discesa progressiva dei consensi ; ovvero quando è stato giudicato inefficace nel tradurre in prassi politica coerente i suoi reiterati proclami. Ora è il turno di Giorgia Meloni, che con i suoi comizi da gazzarra sembra inarrestabile nella crescita dei consensi, nel mentre è impegnata in una imbarazzante operazione di camaleontismo politico per accreditarsi presso le cancellerie non solo europee. Un’operazione che ha avuto un certo riscontro a Cernobbio, poiché gli iper-liberisti ivi convenuti sono molto interessati, stante le difficoltà crescenti del ciclo economico, a “ socializzare le perdite “ a carico dello stato quando i margini di profitto del mondo delle imprese si riducono sensibilmente. Tra l’altro Fratelli d’Italia come partito si è notevolmente rafforzato in questa legislatura, poiché sia esponenti della Lega che di Forza Italia sono saliti sul carro della leader in ascesa ; così come per la squadra di governo si ventilano i nomi di Marcello Pera, Carlo Nordio e Giulio Tremonti. Se però guardiamo ai programmi delle tre destre in campo, è evidente che le loro proposte sono decisamente l’opposto di quel che serve per una fuoriuscita dalla crisi del nostro paese. Limitandomi ad una analisi relativa a quelle più eclatanti, innanzi tutto la loro strategia per la cattura dei consensi si fonda sull’individuazione di alcuni bersagli contro cui scagliare i proclami più infondati e assurdi. Quando Giorgia Meloni insiste sul blocco navale nel mar Mediterraneo, o Matteo Salvini rilancia da Lampedusa la politica dei porti chiusi, non solo falsificano i termini della questione immigrazione , ma , per via dell’inverno demografico che incombe su tutta Europa , si pongono in piena contraddizione con le esigenze del mercato del lavoro. Su queste colonne Davide Galli, presidente di Confartigianato Varese, ha spiegato, in occasione del recente studio elaborato dalla Fondazione Ambrosetti, perchè il mondo delle imprese dell’artigianato, senza l’apporto di nuovi lavoratori e lavoratrici stranieri, andrebbe incontro a gravi difficoltà produttive. Il secondo bersaglio per la Meloni, che aveva definito il reddito di cittadinanza “ metadone di stato “, sono i percettori del reddito di cittadinanza, contro i quali promette “ lacrime e sangue “, a dimostrazione di come è nel loro stile essere deboli con i forti e forti con i deboli. Un altro esempio in questa direzione è la proposta della flat tax, che oltre ad essere in netto contrasto con il principio costituzionale della progressività delle aliquote, favorirebbe spudoratamente ancora una volta i ceti più agiati, non certo le classi popolari. Con tutte le problematiche che si determinerebbero sia per il bilancio dello stato che per il finanziamento dei capitoli di spesa relativi a sanità, scuola, previdenza, ecc., giacchè il bilancio statale si regge in gran parte grazie alle entrate derivanti dal monte salari e pensioni. Abbiamo poi il rilancio di un’opera inutile e insensata quale il ponte sullo Stretto, anche per le problematiche di natura sismica , unitamente alla proposta di allargamento dell’utilizzo del contante, sulle quali solo le mafie e il circuito dell’economia illegale possono rallegrarsene. In quanto al nucleare pulito e di nuova generazione stendiamo un velo pietoso : il mondo intero si sta incamminando sulla strada delle energie rinnovabili, nonostante le resistenze dei negazionisti dei cambiamenti climatici, ma per queste destre il concetto di transizione ecologica deve essere qualcosa di astruso. Infine, storicamente i problemi dell’Italia si chiamano evasione ed elusione fiscale, solo che per le destre gli evasori e gli elusori fiscali, chissà come mai, non rientrano tra i bersagli da mettere nel mirino. Pertanto, sulla base di queste brevi considerazioni ecco perché ritengo queste destre poco credibili, e addirittura un pericolo per il futuro del paese. Cordiali saluti

Gian Marco Martignoni Varese

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