Mai così tanto lavoro ? Mah…
29 Ottobre 2024
Buongiorno, mi chiamo Daniele, ho 41 anni e scrivo questo messaggio come ultima spiaggia in quanto sono da tempo non occupato e alla ricerca di una nuova realtà dove potermi rimettere in gioco come web developer o ruoli affini su Milano/Varese/Saronno o anche come data entry/amministrativo.
Soprattutto dopo la fine del covid ho fatto ricorso davvero a tutti i canali possibili (agenzie per il lavoro, centri per l’impiego, candidature spontanee, Linkedin, passaparola, iscrizioni a portali di ricerca lavoro, perfino il fondo diamo lavoro della diocesi…) per avere una possibilità di reinserimento, ma almeno fino ad oggi, 29 ottobre 2024, tutti questi sforzi non hanno prodotto risultati significativi.
Ora mi trovo a provare a scrivere una lettera a un quotidiano per lanciare un appello a qualche azienda che mi possa offrire una possibilità di ricollocamento nei settori sopra specificati e che sia possibilmente ubicata in zone facilmente raggiungibili con mezzi pubblici (appunto le località che ho citato più su).
Ho inoltre da sopportare il peso di una famiglia che mi vede di cattivo occhio in quanto disoccupato di lunga durata e che mi considera un fannullone, scansafatiche ecc. quando posso garantire che non è affatto così e io ne soffro molto. Spero che questa lettera possa servire a qualcosa. Ringrazio per la cortese attenzione e porgo cordiali saluti.
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Quanta, quanta, QUANTA solidarietà esprimo nei riguardi di questo lettore che, tutt’altro che privo di competenze, si ritrova comunque in braghe di tela e non certo per suo volere…
Non neghiamolo: il mondo del lavoro è già un percorso a ostacoli per noi della generazione a ridosso degli anni ’80, anno più anno meno, e ancora possiamo solo immaginare cosa diventerà per le generazioni dopo di noi…
Caro anonimo lettore, non ho modo di aiutarti a trovare ciò che cerchi, ma vorrei comunque, per quanto vale, stringerti la mano e augurarti, se non il meglio, almeno qualcosa di buono…
A occhio e croce, direi che non sei un fannullone, ma piuttosto… uno di noi.
In bocca al lupo, di cuore.