Mistificazione e apologia
24 Ottobre 2012
Egregio Direttore.
Riporto tra virgolette l’intervento del Sig Gianluca Ruggiero
“Le sciagurate leggi razziali, una guerra mondiale più subita che voluta, una tragica guerra fratricida (che ha permesso a molti ex-fascisti di ricostruirsi una verginità politica saltando sul carro del vincitore), hanno poi – in parte – vanificato e offuscato quanto di buono fu realizzato in quegli anni.
Se ancora oggi, a 90 anni dalla Marcia su Roma e a dispetto della storia, si insiste a criminalizzare il Fascismo e a sminuire i suoi meriti è perché – diciamoci la verità – si ha paura del confronto tra i fatti del regime e le chiacchiere dei partiti.”
Ho già espresso in altre occasioni quello che penso di questa paccottiglia culturale,di questa miserabile mistificazione.
Non è mio compito criticare quella che è la gestione di questa rubrica delle lettere. Ma mi rifiuto personalmente di esserne anche parzialmente complice.
Questo non è propriamente un blog di discussione dal quale ci si cancella, ma mi rifiuto di intervenire ancora. La banalizzazione del regime ve la lascio volentieri. Il Sig Ruggiero potrà ancora deliziarvi, come ciclicamente fa, con questi interventi revisionisti. Non invoco l’apologia di fascismo che lo ricordo è ancora un reato. Sulla legge Scelba si sono poste più volte questioni di legittimità costituzionale. Ma sarebbe fin troppo facile per i difensori del regime sentirsi vittime di censura. Ma banalizzare questioni come le violenze squadriste ,l’olio di ricino e il manganello, ponendo come ciliegina finale una guerra subita e non voluta, sono semplicemente falsità storiche, leggende simili a quelle dei coccodrilli delle fogne di New York. Farebbero ridere, se solo non fossero pericolose e sostanzialmente odiose.
In ogni modo voltarsi al passato mitizzando una dittatura denota a mio parere incapacità di crescita democratica.
La saluto Direttore
Un indignato
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